Due speroni di roccia, una fortezza che sembra uscire da un racconto di Tolkien, nel cuore del Parco dell’Antola. Il tutto non lontano da Genova. “Comme un enurme mostro, fulminòo ne l’impeto de un urlo contra-o çe” (come un enorme mostro fulminato nell’impeto di un urlo contro il cielo). L’immagine suggestiva è di Edoardo Firpo, poeta dialettale genovese. Ancora oggi, questa descrizione si addice perfettamente al Castello della Pietra, da mille anni incredibile monumento costruito tra i due speroni rocciosi a dominio della Valle di Vobbia e una delle più importanti attrazioni dell’entroterra genovese.
I biglietti d’ingresso possono essere acquistati presso il Castello della Pietra presentandosi 10 minuti prima dell’orario di inizio delle visite guidate salvo disponibilità dei posti. È possibile riservare i posti per la visita guidata per la giornata di apertura e l’orario desiderati contattando telefonicamente l’Ente Parco al n. 010 944175 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, provvedendo al pagamento anticipato dei biglietti mediante il sistema PagoPA. Aperture a richiesta per gruppi (min. 20 persone) nei giorni feriali previa prenotazione e pagamento anticipato dei biglietti. In caso di allerta meteo, il Castello della Pietra resta chiuso per motivi di sicurezza.
Simbolo tra i più noti del Parco dell’Antola, capolavoro dell’architettura castellana ligure, la roccaforte medievale rappresenta il più originale dei manieri che durante l’epoca dei feudi imperiali dominavano le valli risalenti verso il Monte Antola, immerso in un ambiente naturale peculiare che ha fatto sì che l’area rientrasse nella Rete Natura 2000 come Zona Speciale di Conservazione.
Non esiste una data certa della sua fondazione, ma si ipotizza che risalga al 1000 d.C. e controllasse la zona comprendente l’Alta Valle Scrivia e Borbera travalicando il colle di San Fermo. Imprendibile roccaforte, nell’epoca dei feudi imperiali dominava le valli risalenti verso il Monte Antola e, negli anni, passò di mano tra vari signori e nobili famiglie genovesi fino al trattato di Campoformio (1797) che sanciva la fine dell’epoca feudale, dopo cui subì una fase di abbandono. Il Castello della Riapre, riaperto nel 1993, è visitabile negli ambienti interni grazie a oculati interventi di recupero. Per ulteriori informazioni: Ente Parco Antola, Tel. 010 944175 o e-mail.