Le visite guidate, organizzate da Progetti società cooperativa, si concentreranno sul patrimonio culturale materiale e immateriale di Varzi: il borgo è ricco di tradizioni, antichi saperi e sapori. Le visite saranno incentrate sull’uso e la presenza di colori, forme ed elementi naturali (pietre, acqua, boschi e prati). Ad esempio, il giallo richiama la pietra locale e alcuni prodotti gastronomici tipici (la famosa torta alle mandorle), l’azzurro l’acqua (che rimanda all’etimologia di Varzi e allo Staffora), il verde la natura, il rosso il salame di Varzi e lo stemma dei Malaspina (insieme al giallo, e il ramo fiorito rimanda alla natura). I punti di interesse saranno: il torrente Staffora e le aree verdi circostanti, la Piazza della Fiera, le vie del centro tra i portici, fino alla Piazza del Municipio con il Castello e la Torre Malaspina.
La Torre, voluta dai Malaspina ed edificata nei sec. XII e XIII, rimase alla famiglia sino alla seconda metà del sec. XV. Sin dalla sua origine, la sua funzione fu di avvistamento e di comunicazione tra il borgo di Varzi ed Oramala. Per secoli fu utilizzata come prigione, ed uno dei suoi momenti più bui fu durante l’Inquisizione: nel 1460 vi furono richiuse decine di donne e uomini che, accusati di stregoneria, furono bruciati sulla pubblica piazza. Oltre alla scoperta della sua storia, la salita sulla torre consente di godere di un affaccio panoramico unico sulle colline dell’alto Oltrepò Pavese.
Il punto di ritrovo è Piazza Umberto I a Varzi. In nome della collaborazione con soggetti territoriali e soggetti partner del progetto, l’itinerario sarà svolto dall’associazione culturale Varzi Viva. Per informazioni e prenotazioni: info@progetti.pavia.it.