Il circolo Anspi “Don Vincenzo Calda” di Bettola ha scelto la suggestiva chiesa di San Bernardino, gioiello architettonico ed artistico del 1700, quale sede per l’edizione 2024 della propria mostra dei presepi, realizzata grazie alla partecipazione di diversi appassionati piacentini, creatori di presepi artigianali. Le ricostruzioni artigianali della notte dei tempi, saranno collocate all’interno delle otto cappelle della chiesa di San Bernardino, utilizzando gli altari minori presenti sotto ogni arcata, mentre altri presepi, saranno posti all’interno dei confessionali, oggi in disuso e ai piedi dell’altare maggiore. “Siamo molto contenti di essere riusciti ad organizzare questa mostra – spiega Manuela Logli, segretaria del circolo Anspi e curatrice della mostra – in quanto è una prima volta per Bettola, che purtroppo anche quest’anno non avrà il presepe vivente in piazza Colombo. Il nostro grazie va in primis a coloro che ci hanno dato le loro creazioni da esporre e poi a don Angelo Sesenna, parroco di Bettola, per la sua disponibilità e partecipazione alla manifestazione”. L’inaugurazione ufficiale della mostra si svolgerà l’8 dicembre, durante la santa messa domenicale delle 10.15, per poi chiudersi il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio. “La nostra mostra – continua la segretaria del circolo – sarà visitabile il sabato dalle 14.30 alle 18.30 e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30. La mattina della domenica si potrà anche partecipare alla Santa messa delle 10.15. Abbiamo pensato ad altri giorni di apertura – aggiunge Manuela Logli – e precisamente giovedì 26 dicembre sia al mattino che al pomeriggio, però dalle 15.30 alle 19; martedì 31 dicembre dalle 14.30 alle 18.30; mercoledì 1° gennaio, mattina e pomeriggio e la chiusura il 6 gennaio al mattino ed il pomeriggio fino alle 19”. Durante la mostra dei presepi sarà data, nelle giornate di domenica, la possibilità ad hobbisti, creativi e artigiani, di disporre nel piazzale della Chiesa e dell’antistante piazzale dell’oratorio, in modo gratuito, banchetti e gazebi con le loro creazioni. “Una visita alla Chiesa di San Bernardino, ai più sconosciuta – conclude Logli – come si suole dire, vale il viaggio, e poi ci sono i presepi che impreziosiscono il tutto”. L’ingresso è ad offerta, il cui incasso sarà devoluto poi alla parrocchia, per le spese di mantenimento della chiesa stessa.