Nonostante
Giovedì 27, venerdì 28 ore 21, 00
Sabato 29 ore 17,00 – 19,00
Domenica 30 ore 16,30 – 18,30 – 20,30
Lunedì 31 ore 21,00
Un film di VALERIO MASTANDREA
Con
Cast: Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi, Lino Musella
Giorgio Montanini, Barbara Ronchi, e con Laura Morante
Italia – 92′ – Drammatico
Un film visceralmente personale che esprime attraverso la leggerezza la paura della morte
SINOSSI: Un uomo vaga dentro e fuori un ospedale, divertendosi ad interagire con i suoi occupanti – medici, infermieri, pazienti – senza esserne visto. Quell’uomo è in coma, e mentre il suo corpo giace in un letto ospedaliero la sua essenza va in giro e parla con altri pazienti al momento separati dai loro corpi mortali. Ma quando la vittima di un incidente automobilistico entra in stato comatoso e viene ricoverata in quella che era stata la sua stanza tutto cambia per quell’uomo che prendeva la propria solitudine come un gioco. E che ora dovrà cominciare a porsi qualche domanda in più su quanto, e come, ognuno di noi desidera stare al mondo. La parabola del film è surreale e onirica, ma affonda palpabilmente le sue radici in un dolore autentico e lacerante che riguarda la paura della morte propria e delle persone amate, e che colpisce un cinquantenne per cui questo rischio è diventato improvvisamente più tangibile: non sorprende che Nonostante sia dedicato ad Alberto Mastandrea, il padre di Valerio scomparso nel 2023. Una parte del protagonista pensa che niente serva a niente, l’altra reagisce con un “non è detto”; da un lato l’uomo sa che tutti prima o poi dobbiamo “lasciare la stanza”, dall’altra afferra le mani di un amico e abbraccia una donna recuperando in quell’attimo un anelito all’eternità.
RECENSIONE : L’attesa, una lunga anticamera sospesi in un limbo e in un luogo in particolare, un ospedale.
Inconsueto davvero, il secondo film da regista di Valerio Mastandrea, che in un panorama spesso immutato, in cui si cambiano appena poche pedine e qualche dialogo, come nel cinema italiano, ha il coraggio di spiazzare e raccontare una storia, pur universale, in maniera totalmente originale, allontanandosi dai luoghi comuni del melodramma, pur raccontando una storia d’amore. Ma non solo, sono tante e impossibili da sintetizzare le svolte, alcune così impercettibili dal dover riconoscere una grande maturazione autoriale dell’autore di Ride, il suo esordio. Se in quel caso metteva al centro l’elaborazione del lutto di chi rimane, in particolare una vedova, un percorso post mortem, in Nonostante non si allontana troppo – sempre di superamento (impossibile) della morte si tratta – ma cambia il punto di vista e di partenza. È la necessità del ricordo a emergere, non tanto il suo superamento, con una fanciullesca capacità di assolutizzare ogni sentimento, avvicinando in questo l’anziano al bambino, chi si avvicina alla fine e chi ha appena iniziato il suo percorso.
Ci sono tante paure che aleggiano in questa storia, soprattutto quella della solitudine, del “lasciare da soli” e dell’essere dimenticati, ma sempre affrontate con una dose di sarcasmo e fatalismo che corrispondono a perfezione a Valerio Mastandrea. Quella che sorprende in positivo però è la maturità dimostrata in Nonostante, in cui scarta la strafottenza fine a sé stessa di un adolescente che si proclama ribelle, ma in realtà è impaurito, a favore di una totale sincerità, disarmante e commovente, che non sminuisce il sentimento – che sia l’amore o l’avvicinarsi della fine – portando il dovuto rispetto di chi non ha superato invano prove e conflitti della vita. Conferma come si possa essere molto personale – basti pensare a una dedica speciale alla fine del film – pur utilizzando gli strumenti del romanzesco e della fantasia, prendendo le distanze dal realismo per avventurarsi in direzioni mai scontate. Una piccola perla, sensibile oltre il consueto.
In un immobilismo forzato, alle prese con una condizione clinica che è puramente metaforica, e che a maggior ragione non vogliamo spoilerarvi, i protagonisti del film, su tutti Mastandrea stesso e una bravissima Dolores Fonzi, ma anche Laura Morante e Lino Musella, si trovano nella condizione di fare un pausa, per vedere meglio cosa c’è la fuori, ma anche dentro. Sarà un’attesa, “ma ci sono anche tanti bei momenti”. Come quelli che regala un film che osa con sfrontatezza, sempre però affiancata da una dolcezza disinteressata al cinismo ricorrente, che non ci nasconde come non si possa “stare qui per sempre”, ma anche che la beffarda condizione umana è capace di regalare insospettati momenti di assoluta felicità, quell’amore intorno a cui tutto ruota eppure rimane inconoscibile, e come tale ancora più prezioso. Sono (siamo) eroi per caso, alle prese con difetti ed errori, al massimo capaci di reggerci agli appositi sostegni, mentre veniamo sferzati dalle impetuose scosse della vita.
Cinema Jolly 2
Via Emilia 7/A
San Nicolò (PC)
Tel. 0523/760541