CONCLAVE
sabato 25, domenica 26: ore 18:30
Conclave, il film diretto da Edward Berger, ha inizio con la morte improvvisa del Papa, figura molto amata durante il suo pontificato.
Il Collegio cardinalizio si riunisce in Vaticano per un conclave cruciale: un’elezione destinata non solo a scegliere un nuovo pontefice, ma a plasmare il futuro della Chiesa. Nella maestosa Cappella Sistina, sotto lo sguardo dei capolavori di Michelangelo, cardinali provenienti da ogni angolo del mondo si confrontano in un rito avvolto da secoli di tradizione e mistero.
Il cardinale Lawrence (Ralph Fiennes), decano del Collegio, è incaricato di supervisionare questa sacra procedura, ma presto scopre che non sarà solo una questione di fede e preghiera. Tra i principali candidati spiccano il cardinale Bellini (Stanley Tucci), figura influente del Vaticano; il cardinale Trembley (John Lithgow) di Montreal; il cardinale Tedesco (Sergio Castellitto) di Venezia e il cardinale Adeyemi (Lucian Msamati) dalla Nigeria, che potrebbe fare la storia come il primo papa africano.
Dietro le loro vesti porpora, però, si celano ambizioni personali e segreti compromettenti, capaci di sconvolgere il delicato equilibrio della Chiesa. Intrighi, rivelazioni scioccanti e manovre machiavelliche iniziano a minare il conclave, mettendo alla prova non solo i partecipanti, ma anche la Fede stessa di Lawrence.
Mentre il cardinale si trova ad affrontare i propri dubbi e un crescente senso di inquietudine, una scoperta sconvolgente sui segreti del defunto papa lo trascina in una spirale di interrogativi morali. Ma ciò che lo attende al culmine di questa ricerca è un’ultima rivelazione capace di cambiare tutto…
Genere: Thriller
Regia: Edward Berger
Attori: Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Isabella Rossellini, Loris Loddi, Rony Kramer, Joseph Mydell, Brian F. O’Byrne, Merab Ninidze, Lucian Msamati, Sergio Castellitto, Jacek Koman, Thomas Loibl
Durata:120 min
Critica: Conclave è un thriller psicologico elegante con interpretazioni solide e una fotografia memorabile, diretto dall’austriaco Edward Berger, regista premio Oscar per Niente di nuovo sul fronte occidentale (2022). La sceneggiatura è firmata dal britannico Peter Straughan e si basa sul romanzo Conclave (2016), scritto dal giornalista inglese Robert Harris.
“Sede vacante!”, annuncia il cardinale statunitense Tremblay: il che significa che il pontefice è spirato, e che un conclave dovrà riunirsi a breve per decidere chi dovrà succedergli. A capo della votazione c’è il Decano britannico Thomas Lawrence, incaricato di verificare che tutto si svolga in piena correttezza, e di arginare le ambizioni rampanti dei cardinali candidati. Fra questi ci sono due italiani, il progressista Aldo Bellini e l’ultraconservatore Goffredo Tedesco, il cardinale africano Joshua Adeneya, ovviamente Joe Tremblay, e persino un cardinale latino-americano, Vincent Benitez, ordinato in pectore dal Papa in persona mentre era di stanza a Kabul, dopo aver servito nelle zone di battaglia di Congo e Iraq. Per i corridoi del Vaticano si aggira infine suor Agnes, che conosce molti segreti ed è parecchio arrabbiata nei confronti di quell’universo maschile che emargina da sempre lei e le sue consorelle.
Conclave, basato sul romanzo omonimo di Robert Harris, entra nel mondo della Chiesa come in una società segreta ricca di misteri, rivalità e tensioni, e affida alla magnifica recitazione di Ralph Fiennes nei panni del cardinale Lawrence il compito di fare da timoniere fra le correnti infide delle elezioni papali.
Intorno a lui si muove un cast d’eccellenza che comprende Stanley Tucci e Sergio Castellitto nei ruoli rispettivamente di Bellini e Tedesco, John Litgow in quelli di Trembley e Isabella Rossellini nei panni di suor Agnes. La sceneggiatura di Peter Straughan, già autore di quel gioiello che è La talpa nella versione diretta da Tomas Alfredson (fra i produttori esecutivi di Conclave), tratteggia i personaggi attraverso confronti che mettono in luce visioni radicalmente diverse di ciò che la Chiesa dovrebbe rappresentare.
I cardinali votano all’interno della Cappella Sistina sigillata dal mondo esterno, ma questo non basta a fermare infiltrazioni e invasioni di campo. Le inquadrature del regista tedesco Edward Berger, già premio Oscar per il Miglior film straniero (più altre tre statuette) con Niente di nuovo sul fronte occidentale, sembrano aver appreso le lezioni di Fellini e di Moretti nel rappresentare spazi metafisici attraversati da figure in tonaca che sembrano fluttuare a qualche centimetro dal terreno.
E gli scrutini papali si susseguono in un crescendo di tensione emotiva, rivelando tanto le debolezze personali quanto le finalità politiche del conclave. Al centro c’è la sopravvivenza della Chiesa in un’epoca in cui è messa in grande discussione e i fedeli sono sul punto di abbandonarla per sempre: la strategia è dunque rinnovarsi e aggiornarsi alla contemporaneità, appoggiando le istanze di donne, gay e immigrati, o arroccarsi al passato, difendendo le classi dominanti e i nuovi sovranismi?
Oltre alla recitazione di Fiennes sono memorabili la fotografia di Stéphane Fontain, amato da Jacques Audiard come da Pablo Larrain e Paul Verhoeven – a riprova che esiste un gotha internazionale del cinema d’autore (e alla produzione esecutiva ci sono anche Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa). Le musiche evocative del compositore tedesco Volker Berterlmann sottolineano la tensione dei procedimenti elettorali e i dilemmi morali in gioco.
Il finale, fedele al romanzo di Harris sembra cedere alla political correctness più che a una genuina ispirazione narrativa: ma come thriller filosofico Conclave lascerà soddisfatti i fan del best seller da cui è tratto. Un adattamento adulto ed elegante ancorato da interpretazioni solide e da una visione geometrica di come gli equilibri di potere si spostino lungo rette che modificano continuamente la figura iniziale.
Cinema Le Grazie
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