Nascerà l’ecomuseo dell’Appennino Lombardo “Il grano in erba”, per valorizzare e promuovere un territorio omogeneo ricco di cultura, tradizioni e prodotti gastronomici. Il progetto è partito dal Comune di Santa Margherita di Staffora che aveva già attivato un ecomuseo insieme al comune di Menconico.
“Sarà allargato ai comuni di Brallo e Romagnese con l’obiettivo di rafforzare l’identità di appennino lombardo – spiega l’assessore del comune di Santa Margherita di Staffora Eleonora Albertazzi – Il territorio permette di riscoprire antichi mulini ancora in funzione, la Fornace Romana e il Museo contadino. Si possono percorrere sentieri storici come la Via del Sale o il misterioso Sentiero del Brigante, visitare il Santuario della Madonna del Bocco, degustare produzioni tipiche come il Salame di Varzi, le formaggette di Casale e di Brallo, la carne degli alpeggi, funghi e tartufi e le tipiche torte di mandorle”.
L’ecomuseo sarà diretto da Concetta Pugliese del Celit e seguito da un comitato scientifico formato dai rappresentanti dei 4 Comuni.
“Grazie a questa iniziativa valorizzeremo la parte più alta del territorio montano che presenta le stesse caratteristiche nei quattro comuni – dice l’assessore al turismo della Comunità Montana e consigliere comunale di Romagnese, Ivan Elfi – La nostra è sicuramente un’area che anche in vista dell’Expo può offrire molto ai turisti”.
Con l’Ecomuseo si intende anche promuovere i negozi di montagna, l’agroalimentare e i mulini che hanno svolto un ruolo fondamentale tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del secolo scorso. Tre esempi di mulini sono: Mulino Pellegro a Casanova Staffora, Mulino Spalla a Menconico e il Mulino Castana a Romagnese.
Mattia Tanzi
(Articolo tratto dal N° 6 del 12/02/2015 del settimanale “La Trebbia”)
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