Luca ha deciso di vivere in Val Borbera , al mulino di Serventin, in comune di Roccaforte.
Ha trovato il posto affascinante, veramente magico ma anche estremo, sia per l’accessibilità, sia per il tipo di attività scelta.
Finora non ha rimpianti, ha ristrutturato svariati edifici e investito in miglioramento della viabilità.
Purtroppo la pioggia battente del mese di ottobre gli ha procurato seri danni.
Si sono verificate due severe esondazioni durante le quali i livelli del fiume hanno raggiunto quote finora mai viste e le opere di difesa, effettuate proprio per far fronte a condizioni meteo estreme, si sono rivelate insufficienti.
Le piogge hanno causato danni alla viabilità , alla caldaia del mulino, alle scorte di legna e cibo per gli animali, ai cavi elettrici interrati e alle condotte di approvvigionamento idrico, per un valore di svariate migliaia di euro.
Inoltre si è dovuto evacuare i detriti dal letto del fiume e per il momento le condizioni sono quelle precedenti l’esondazione sperando che non si ripetano più eventi di questo genere.
Nel febbraio del 2009 Carlo Pianzola quando scatto’ le foto scrisse :
Lasciata la strada per Camere, venendo da Borassi, si deve scendere per circa due km una pista che chiamare impervia è dire poco. Solchi di pneumatici di 40-50 centimetri annegati nel fango e nella neve, pendenze critiche e sempre la sensazione di rimanere impantanati.
Alla fine si arriva quasi sul letto del torrente, al piccolo borgo di Serventin.
Lì sotto, in una vallata dimenticata dal mondo, ci sono i ricordi congelati del tempo che fu.
Due mulini testimoniano come ben diverse fossero le condizioni di vita ed i baricentri economici di una volta rispetto da oggi. La presenza costante di acqua e quindi di energia, anche in piena estate, faceva di questo luogo un punto cardinale dell’economia della valle, nonostante i diversi km a piedi che si dovevano sobbarcare gli interessati per macinare il loro grano.
Oggi nessuno abiterebbe più laggiù.
Post pubblicato su Facebook da Nadia Fantone (29/11/2014) – Fotografie di Carlo Pianzola
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