Deceduto in combattimento a Cantalupo Ligure AL il 2 febbraio 1945
Medaglia d’oro al valor militare
Deportato russo in Italia, fuggiva dal campo di concentramento tedesco ove era internato per raggiungere le formazioni partigiane cui l’univa l’istessa fede nei principi di libertà. Combattente esemplare per disciplina e per ardimento, il 2 febbraio 1945, a Cantalupo Ligure (AL), durante un attacco in forze del nemico si portava, consapevole, ma incurante del certo sacrificio della sua vita, con una pattuglia da lui comandata, a tergo del grosso della formazione avversaria, aprendo di sorpresa il fuoco ed intimando a viva voce la resa. Il nemico, sotto l’imprevisto e temerario attacco, si sbandava arrendendosi. Nell’epico episodio che costò al nemico molte perdite e molti prigionieri e che capovolse le sorti della giornata cadde da valoroso per l’ideale della libertà dei popoli.
E’ stato decorato alla memoria di medaglia d’oro al V.M. ed è dal giorno della Vittoria, onorato in patria quale eroe dell’Unione Sovietica. La sua tomba si trova nel cimitero monumentale di Staglieno (Genova) nel Campo perenne dei Caduti della Libertà ed è sempre onorata dai marinai russi che sbarcano nel porto di Genova.
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