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Cinema Le Grazie di Bobbio: Campo di battaglia

14 Settembre @ 18:30 - 15 Settembre @ 20:30

CAMPO DI BATTAGLIA

Prima Nazionale

sabato 14, domenica 15: ore 18:30

#CampoDiBattaglia

Sul finire della Prima guerra mondiale. Due ufficiali medici, amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere. Stefano, di famiglia altoborghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro. Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, non si trova a proprio agio alla vista del sangue, è più portato verso la ricerca, avrebbe voluto diventare un biologo. Anna, amica di entrambi dai tempi dell’università, sconta il fatto di essere donna. A quei tempi, senza una famiglia influente alle spalle, era difficile arrivare a una laurea in medicina. Ma lei affronta con grinta un lavoro duro e volontario alla Croce Rossa. Qualcosa di strano accade, intanto, tra i malati: molti si aggravano misteriosamente. Forse c’è qualcuno che provoca di proposito delle complicazioni alle loro ferite, perché i soldati vengano mandati a casa, anche storpi, anche mutilati, purché non tornino in battaglia. C’è dunque un sabotatore dentro l’ospedale, di cui Anna è la prima a sospettare. Ma sul fronte di guerra, proprio verso la fine del conflitto, si diffonde una specie di infezione che colpisce più delle armi nemiche. E presto contagia anche la popolazione civile…

Genere: Drammatico

Regia: Gianni Amelio

Attori: Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi, Maria Grazia Plos, Rita Bosello

Durata:104 min

Critica: “la guerra è una malattia da sradicare, ma dalle radici inafferrabili.”

l film Campo di battaglia si ispira liberamente al romanzo La sfida, secondo libro di Carlo Patriarca, scrittore ma anche anatomopatologo che coniuga medicina e letteratura. Ambientato nel periodo che precede la fine del primo conflitto mondiale, racconta la storia di tre destini uniti fra loro, sullo sfondo di un intreccio di medicina e politica, etica e amore.

L’autolesionismo dei soldati durante il primo conflitto mondiale come specchio della follia di ogni guerra.

Due anni dopo Il signore delle formiche (2022), Gianni Amelio torna in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e di nuovo con un film che scava in un capitolo buio della storia italiana. Campo di battaglia è ambientato in Friuli-Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale, e vede protagonisti due ufficiali medici che lavorano nello stesso ospedale militare dove sono testimoni del fenomeno dell’autolesionismo praticato dai soldati per essere riformati o almeno portati via dalle trincee. Nel frattempo, al dramma bellico sta per aggiungersi la grande epidemia di febbre spagnola.

Il film di Amelio atteso a Venezia racconta l’orrore della guerra di un secolo fa per guardare anche all’oggi. Protagonisti due dei migliori attori della loro generazione: Alessandro Borghi e Gabriel Montesi.

Alla Mostra del Cinema di Venezia del 1959 veniva presentato uno dei capolavori della commedia all’italiana, La grande guerra di Mario Monicelli – premiato con il Leone d’oro ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini. Per la prima volta, la guerra del ’15-’18 veniva raccontata al grande pubblico in Italia senza il velo della retorica gloriosa e patriottica, sventolato a lungo dalla propaganda nazionalista, in particolare durante il fascismo, ma anche in seguito. Il conflitto che era stato tramandato nei decenni successivi come sforzo eroico e momento fondativo della nazione, veniva smitizzato da Monicelli attraverso la storia di due soldati lavativi – straordinariamente interpretati da Vittorio Gassman e Alberto Sordi – costretti al fronte e impegnati solo a tentare di farla franca, piccole pedine protagoniste di una tragedia farsesca, inserita nel realismo della ricostruzione storica.

Sessantacinque anni dopo, il nuovo film di Gianni Amelio (in anteprima a Venezia e già da settembre nelle sale italiane) si sofferma con approccio puramente drammatico su un aspetto ancora poco noto di quella guerra, e che ne rivela tutto il dolore e l’assurdità (come di tutte le guerre): spesso, i soldati mandati a morire nelle trincee si ferivano volontariamente pur di scampare a quell’orrore e nella speranza di tornare a casa, invalidi ma vivi. All’aumentare degli episodi di questo genere, gli alti comandi inasprirono i controlli, punendo in maniera via via sempre più crudele e sommaria i simulatori e le auto-mutilazioni. Migliaia di uomini furono condannati a morte o all’ergastolo.

Nel film di Amelio, il dottor Stefano Zorzi (Alessandro Borghi) agisce dunque come ispettore nella Clinica delle Esenzioni, sorvegliando i militari feriti ed esaminando la natura delle lesioni, assieme all’altro medico nonché amico d’infanzia Giulio Farradi (Gabriel Montesi). I due hanno però una visione diversa della guerra e di quella strategia disperata messa in atto dai soldati, e saranno inoltre divisi dai rapporti sentimentali con l’infermiera Anna (Federica Rossellini). A complicare ulteriormente le cose ci sarà la terribile pandemia influenzale del 1918-19 detta Spagnola – perché inizialmente solo nella neutrale Spagna i giornali potevano parlarne, a differenza degli altri Paesi in guerra – la cui diffusione verrà favorita dal massiccio spostamento di truppe nel mondo e dalle pessime condizioni igieniche di trincee e accampamenti.

Quella di Amelio – già Leone d’oro a Venezia per Così ridevano (1998) e Leone d’argento per Lamerica (1994) – si preannuncia un’opera intensa, una lente d’ingrandimento sulla guerra di un secolo fa per guardare anche all’oggi, ai conflitti che ancora devastano il nostro presente, dall’Ucraina al Medio Oriente. Perché, citando il regista, “la guerra è una malattia da sradicare, ma dalle radici inafferrabili.”

Cinema Le Grazie
Contrada dell’Ospedale, 2
29022 Bobbio
Tel. : 346 878 2077

 

Dettagli

Inizio:
14 Settembre @ 18:30
Fine:
15 Settembre @ 20:30
Categoria Evento:

Organizzatore

Cinema Le Grazie di Bobbio
Phone
346 8782077
Email
bobbio@cinemalegrazie.it
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Luogo

Bobbio
Bobbio PC, 29022 + Google Maps