Alice ha ancora il suo paese delle meraviglie. Mille e venti metri sul livello del mare, ai piedi del monte Lesima. Eccolo, Vesimo. Vezimo, per stare più fedeli alla toponomastica delle origini. Mezz’ora di auto dal municipio più a valle; un’ora e mezza buona da Piacenza.
Alice Lombardelli, 22 anni, studentessa della facoltà di Medicina in inglese, con il sogno di diventare chirurgo. Risiede a Pontenure ma con le sue radici a Vezimo, la valle dei suoi nonni , si è inventata nell’estate con gli altri del paese un modo per far parlare anche di questa anticamera del Paradiso.
Ha aperto un profilo Instagram “Pillole di Valboreca” e ha diffuso in giro per il paese il codice che, ripreso con il telefonino, ti rimanda alla pagina di curiosità e scatti spettacolari della valle alle pendici del Lesima con i suoi borghi incantati e la sua storia. Non solo: su quella stessa pagina, pubblica le foto delle case e di chi le abitò.
Vesimo cosa ha di così speciale?
In realtà, quando una persona arriva là, si chiede davvero cosa abbia di speciale perchè non trova niente, non prende il telefono, non c’è nulla c’è la trattoria, che per noi è importantissima e poi di speciale ha forse questo non avere niente, quindi l’essere nella natura, si sentono gli uccellini che cantano, l’acqua e l’acqua del pozzo che abbiamo a fianco a casa è bellissimo, cioè ti alzi, apri le finestre alla mattina e vedi le montagne, vedi sereno e sei più sereno anche tu.
Nei post è possibile anche trovare dei cenni storici sui luoghi che poi la gente se vorrà, potrà andare e a visitare.
Sì, assolutamente, inizialmente mi sono concentrata più su tutta la valle, quindi su tutti i vari borghi che si possono visitare che poi sono stati anche luogo della “Mangialonga del postino” che si è svolta a fine giugno.
E poi ultimamente, da agosto, ho cominciato ad incentrarmi più sul paese, dove ho le origini, che è Vesimo e ho cercato di raccontare la loro storia, sia tramite quelli che sono i racconti dei miei nonni e di mia mamma, sia tramite i racconti delle persone che ancora ci abitano.
Nel 1944 c’è stato un bombardamento e da poco abbiamo scoperto tutti i nomi delle vittime che nessuno in realtà nessuno sapeva completamente; è una cosa di cui sono molto contenta, ringrazio Elisa della vostra redazione che mi ha dato una grande mano.
Da agosto in tutta la vallata ho sparso un pò di QR code così se qualcuno vuole inserirsi è liberissimo di farlo semplicemente scanerizzandolo
https://www.liberta.it/ (31/08/2023)
(La fotografia di Vesimo è di Sergio Azzaretti)
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