Due gallerie, cinque ponti e una ex mulattiera che diventa una strada moderna: sono questi i dati salienti che raccontano la nuova variante Torriglia-Montebruno, la statale 45 che è da sempre gioia e dolore per i tanti paesi della Val Trebbia. Ieri Edoardo Rixi, viceministro al Mit, ha annunciato quello che i sindaci e i residenti della vallata più bella e più isolata aspettavano da tempo.
“Il 2023 sarà l’anno dei cantieri. Su impulso del Mit da gennaio partiranno appalti per una serie di opere Anas attese e richieste dai territori e che sono state completamente finanziate. Tra questi è previsto l’intervento sulla variante alla SS 45 della Val Trebbia tra i comuni di Torriglia e Montebruno per un importo di oltre 60 milioni. L’attesa entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, finalizzato a tagliare la burocrazia e velocizzare i lavori, e gli oltre 4,5 miliardi di euro sbloccati di recente dal Cipess per opere da Nord a Sud garantiranno un forte impatto anche sul fronte occupazionale” – ha confermato Rixi.
Il Mit ha dato il via libera a una serie di opere in tutta Italia, fra cui in Liguria alla variante alla statale 45 della Val Trebbia con un investimento già finanziato di oltre 61 milioni.
Un grosso beneficio per la viabilità dell’entroterra della Città Metropolitana di Genova e che interesserà soprattutto i comuni di Torriglia e Montebruno. Nel 2023, ma si spera prima della fine dell’anno, sarà pubblicato il bando di gara. Poi i lavori potrebbero iniziare a tempi brevi; anche perché l’opera rappresenta il secondo e terzo lotto di un intervento complessivo avviato anni fa e completato nel 2021 per un costo di 19 milioni e per un tratto di circa 1 chilometro tra Costafontana e Montebruno, con la galleria naturale lunga 144 metri e dal limitrofo viadotto Costafontana, lungo 26 metri. Entrambe le opere sono già regolarmente in esercizio. Adesso si procederà con la variante di Ponte Trebbia, subito dopo l’osteria della Beccassa.
Di sicuro per chi il territorio è una vera manna dal cielo, come conferma Maurizio Beltrami, sindaco di Torriglia interessato per circa il 70 per cento dei lavori dal punto di vista territoriale: «Sono lavori che accogliamo a braccia aperte; fondamentali per tutta la vallata perché sennò lo spopolamento continua. Ringraziamo Rixi che era venuto, si era impegnato e ha mantenuto la promessa, la nostra speranza è che la gara si faccia entro 2023».
Il rimanente 30 per cento dell’opera interessa il comune di Montebruno, con il sindaco Mirko Bardini che conferma il valore dell’operazione: «A prescindere dal territorio in cui è collocato tutta la vallata ne trae vantaggio. Noi abbiamo bisogno assoluto di diventare più vicini e raggiungibili a Genova. Oggi tra Montebruno a Torriglia il tempo di percorrenza è di 15 minuti, con i lavori si dimezzerà e per gli studenti e i pendolari è tanta roba».
Chi si è battuto anni per accorciare i tempi di percorrenza con Genova è Pinuccio Isola, sindaco di Rovegno: «Rixi è stato molto serio e lo ringraziamo; con questo intervento possiamo contrastare la desertificazione della vallata e far nascere un pendolarismo vero. Mi auguro che non si perda tempo e che si adotti il metodo Genova come con ponte Morandi».
Per Città Metropolitana Claudio Garbarino, che si occupa di trasporti ed è torrigliese doc aggiunge: “Dobbiamo fare mollo per questi territori e la strada è la prima cosa. Rixi ha mantenuto la promessa e si è dimostrato a tempo di record vicino alla nostra valle. Dobbiamo pensare che ogni minuto risparmiato per andare da Genova al comprensorio è una spinta in più perché le famiglie e i giovani non se ne vadano e per convincere i Genovesi a scegliere questa nostra vallata per vivere».
In un comunicato anche Federico Bertorello, capogruppo delle Lega in Consiglio comunale a Genova, e i due consiglieri regionali della Lega, Alessio Piana e Sandro Garibaldi hanno espresso la loro soddisfazione.
Edoardo Meoli
(Articolo tratto da Il Secolo XIX del 30/12/2022)
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