Informazioni |
La località è priva di negozi e di bar: per riempire lo zaino e le borracce, o anche solo per prepararsi alla gita con un buon caffè, è meglio far riferimento al paese di Rivergaro. Le quote non elevate e la mancanza di riparo dal sole, in ampi tratti del percorso che si svolgono allo scoperto, sconsigliano la camminata nelle ore più calde delle giornate estive. La visita al santuario del Castellaro, antico luogo di culto citato fin dal 1339, e situato sull’altura ove sorgeva il fortilizio di Fellino (di cui non rimane traccia), sarà limitata all’esterno, essendo la chiesetta normalmente chiusa; scegliendo per l’escursione il fine settimana in cui si tiene la Sagra del Castellaro (nel 2011 dal 5 all’8 agosto) si potrà visitare l’interno, ed approfittare degli invitanti stands gastronomici: salame cotto, tortelli con la coda, pisarei e fasò, maialino allo spiedo, carne alla brace, torte dolci e salate fatte in casa. Vasti prati che si incontrano dopo un’ora di cammino, la stessa piatta cima del monte Dinàvolo, e i tavoli disposti attorno all’oratorio del Castellaro, invitano ad una sosta adatta a consumare uno spuntino o un vero pasto al sacco. L’agriturismo Mandrola (www.agriturismomandrola.it tel. 0523/952167) sul percorso, e altri agriturismi nelle vicine località di Bassano, Cisiano, Chiulano e Bicchignano offrono con diverse modalità una degna conclusione alla giornata trascorsa all’aria aperta. |
Itinerario compilato da Achille Menzani – www.piacenzasera.it |
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