Per quanto le situazioni meteorologiche estive sulle nostre regioni alpine e appenniniche siano generalmente mutevoli e incostanti, è importante conoscere gli elementi fondamentali che determinano l’instaurarsi e l’evolversi di determinati tipi di tempo, in modo da ridurre gli effetti dovuti ai suoi mutamenti, abbreviando o rinviando un’escursione.
Osservazione diretta: L’escursionista per avere una visione d’insieme dell’evolversi del tempo, oltre all’ascolto dei bollettini può effettuare sul posto l’osservazione del cielo e di alcuni fenomeni caratteristici legati al mutare di certe situazioni meteorologiche. Indicazioni importanti si possono trarre dall’osservazione della direzione e dell’intensità del vento nonché dall’instaurarsi e dal modificarsi della nuvolosità. Si riscontra che generalmente nelle nostre regioni la predominanza dei venti da sud e da ovest è veicolo di tempo instabile con relative perturbazioni, mentre i venti da nord e da est, salvo nel settore orientale, portano ad un miglioramento del tempo.
Meteorologia spicciola: Ogni escursionista dovrebbe essere in grado di interpretare i segni del tempo e di leggere un barometro. Dovrebbe ricordare i seguenti indizi:
Rosso di sera, bel tempo si spera (cioè domani sarà bello). Rosso al mattino, avverti il vicino (cioè pioggia). Un tramonto giallo significa vento. Un tramonto giallo pallido significa pioggia. Brina e nebbia di primo mattino significa tempo bello. Alba bassa significa tempo bello. Alba alta significa vento (alba alta è quando il sole sorge sopra un banco di nuvole, alto sopra l’orizzonte). Nuvole soffici, tempo bello. Nuvole a contorni stagliati, vento. Nuvole accavallate o frastagliate, vento forte. Detto marinaresco: “Quando il vento la pioggia precede, potrai presto le vele di nuovo spiegar, ma se la pioggia vien prima del vento, alle vele e alle drizze dovrai stare attento” |
Osservazione con gli strumenti: Il barometro e l’altimetro sono strumenti che forniscono dati oggettivi di misura della pressione atmosferica. Annotando quindi misure successive nel tempo, si può avere un quadro del mutare o del mantenersi di una data situazione di pressione che è indicativa circa lo stato del tempo.Il funzionamento degli strumenti, che sono complementari, si basa sulla misura del peso della colonna d’aria sovrastante e del suo variare. Il barometro ha una scala di lettura graduata in millimetri di pressione, direttamente proporzionale al peso dell’aria, mentre l’altimetro ha una scala graduata in metri di altitudine inversamente proporzionale quindi alla pressione. Per avere indicazioni attendibili, stando in un certo luogo, bisognerà tarare l’altimetro cioè far coincidere la posizione dell’indicatore con quello della quota reale (letto su una cartina topografica), mentre con il barometro ci si riferirà alla pressione assoluta al livello del mare cioè a 760 mm Hg (mercurio) oppure, in millibar, a 1013 millibar. Si prenderà quindi nota degli spostamenti relativi dell’indicatore rispetto a queste posizioni, tenendo presente che la lancetta del barometro salirà con l’aumentare della pressione, mentre quella dell’altimetro scenderà. Se l’aumento nel barometro è lento e regolare indica lo stabilizzarsi del bel tempo, se invece è rapido ma incostante segnala il miglioramento che solitamente si verifica fra due successive perturbazioni di tempo instabile. Un abbassamento lento e continuo indica l’avvicinarsi di un’area di depressione e il sopraggiungere del cattivo tempo nell’arco di 12-24 ore, mentre una rapida caduta può indicare, d’estate, vento con possibilità di tempeste e manifestazioni temporalesche. Da notare che per l’altimetro l’ordine di grandezza dello spostamento è, nell’arco di 24 ore, di 30-70 metri per le brevi perturbazioni e da 50 fino a 200 metri per le grandi perturbazioni.
La previsione del tempo: Per le nostre regioni possono essere applicate, con buona approssimazione, gli schemi successivi.Per quote superiori ai 2500 m, in relazione alla velocità della mutazione atmosferica si riducono i tempi di interpretazione e diviene indispensabile consultare preventivamente la previsione a livello locale.
Stabile, bel tempo. Cielo azzurro chiaro o grigio chiaro al sorgere del Sole. Pressione alta. Temperatura e umidità basse. Il cielo quasi pulito. Rugiada o brina sui prati al mattino. Cime delle montagne che “fumano con pennacchi di neve sollevati da venti da Nord o da Est. La notte limpida, fredda e serena. Stelle scintillanti. Cielo sereno e senza vento al mattino. Nebbia nelle valli. Nuvole a forma di cirri alte nel cielo. Rane e cicale che “cantano”. Le lucciole brillano di sera. Il fumo dei falò si alza verso l’alto formando una colonna verticale. Variabile, tendente al miglioramento. Cielo coperto al mattino. Alba grigia. Tramonto sereno. Temperatura e umidità in diminuzione. Pressione in aumento. Orizzonte scoperto.
Variabile, tendente al peggioramento. Cielo azzurro carico. Rosso al sorgere del Sole. Al tramonto il cielo è rosso vivo e l’orizzonte è pieno di nubi. La pressione diminuisce. La temperatura è in diminuzione d’estate, in aumento d’inverno. L’umidità aumenta. Nubi a forma di grossi castelli con torri non molto alte che s’innalzano dai banchi (temporale in arrivo).
Brutto tempo. Cielo azzurro carico; lattiginoso o a pecorelle. Alba rossa. Il Sole tramonta dietro una cortina di nubi. Rapida formazione di cumuli sui versanti sopravvento. Aloni intorno al Sole e alla Luna. Pressione bassa. Umidità forte. Temperatura in diminuzione d’estate, in aumento d’inverno. Cielo coperto. Rondini che volano basse, folate di aria calda e umida. Il fumo non riesce ad alzarsi ed è spazzato subito via.
La pressione. L’evoluzione del tempo si basa essenzialmente su variazioni di pressione tra aree territoriali confinanti. Caratteristica dell’aria che ci circonda è la tendenza propria a ristabilire certe posizioni di equilibrio che si manifestano tramite il vento. La causa di questi movimenti è da ricercarsi nel peso dell’aria cioè nella pressione atmosferica: dove l’aria è più densa, quindi più pesante, avremo alta pressione, dove è meno densa invece, bassa pressione. L’aria tende a ristabilire il proprio equilibrio, quella dotata di alta pressione si sposterà verso le zone di bassa pressione causando così la circolazione atmosferica, con movimenti ascensionali, trasversali e discensionali. Sull’evoluzione del tempo influisce anche la temperatura dell’aria che, con le sue variazioni, modifica la densità e il grado di umidità determinando la possibile formazione di nuvole e precipitazioni mediante la condensazione di una parte dell’acqua che vi è contenuta in forma di vapore acqueo. La pressione atmosferica insieme alla temperatura e all’umidità determina dunque le condizioni meteorologiche causando i fenomeni del vento, della nuvolosità e delle precipitazioni.
Le nubi. La nube è un insieme di piccolissime particelle d’acqua o di ghiaccio, oppure dell’uno e dell’altro insieme, in sospensione nell’atmosfera. Le nubi si formano quando una massa d’aria si solleva fino a raggiungere la quota di condensazione cioè il livello in cui l’aria passa dallo stato fisico di vapore a quello liquido.L’aspetto di una nube dipende da numerosi fattori tra i quali la dimensione, la struttura, il colore, la densità ecc. e possono quindi essere classificate secondo diversi parametri. Il metodo più ricorrente utilizzato è quello della quota in cui esse si presentano, per cui alle nostre latitudini si avranno:
Nubi basse: da 0 a 2000 metri. | ||||
Strati: distesa uniforme, simile a nebbia, che giace in prossimità del suolo. Lo strato da origine esclusivamente a pioviggine. |
Stratocumuli: nubi appiattite alla base di colore più o meno scuro che lasciare spesso apparire l’azzurro del cielo. Danno luogo a pioviggine e pioggia. |
Cumuli: nubi a sviluppo più o meno verticale. Si osservano generalmente con tempo bello, tuttavia, in presenza d’intensi moti convettivi, assumono un aspetto imponente a forma di cavolfiore o torre fino a trasformarsi in cumulonembi. Le precipitazioni caratteristiche sono la pioggia o il rovescio. |
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Nubi medie: da 2000 a 6000 metri. | ||||
Altocumuli: distesa regolare di nubi semitrasparenti separata da interstizi che lasciano intravedere il cielo. Di spessore limitato a volte disposti in bande che gradualmente si distendono. Non danno luogo ad alcun tipo di precipitazione. Gli altocumuli lenticolari sono una varietà di queste nubi dalla caratteristica forma a lente e di colore bianco brillante. Sono nubi orografiche e la loro presenza indica forti venti in quota. |
Altostrati: nubi compatte di colore omogeneo più o meno trasparenti che spesso coprono totalmente il cielo. Al suolo non si distinguono le ombre degli oggetti. Possono dar luogo a precipitazioni continue e significative di pioggia e neve. |
Nembostrati: nube spessa ed intensa di colore grigio scuro costituita da gocce di pioggia mescolate a fiocchi di neve. Al suo interno sono presenti turbolenza e formazioni di ghiaccio. Le precipitazioni di pioggia o neve sono intense e continue. |
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Nubi alte: oltre i 6000 metri. | ||||
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Cumulonembi: da 500 a oltre 6000 metri. | ||||
Cumulonembi: nube imponente a grande sviluppo verticale. Costituita da gocce d’acqua e cristalli di ghiaccio, al suo interno sono presenti intense correnti verticali con turbolenza e formazione di ghiaccio. E’ caratterizzata dal temporale con rovesci di pioggia o neve o grandine. |
Articolo gentilmente concesso dal sito “Avventurosamente”: http://www.avventurosamente.it
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