La Campagna d’Italia condotta da Napoleone Bonaparte dal 1796 al 1797, si concluse vittoriosamente con il Trattato di Campoformio, che sancì il dominio austriaco sul territorio che era stato della Serenissima Repubblica di Venezia, il riconoscimento della Repubblica Cisalpina e l’egemonia francese sulla penisola italica.
Sul modello d’Oltralpe nacquero in questo periodo altre Repubbliche giacobine, quali la Repubblica Ligure, la Repubblica Romana e la Repubblica Napoletana, che terminarono con l’avvento della Seconda Coalizione anti-francese. D’altronde la nuova Campagna d’Italia di Napoleone nel 1800, creò le premesse della proclamazione, due anni dopo, della Repubblica Italiana, con a capo lo stesso generale corso e che nel 1805 divenne Regno d’Italia, composto nel 1812 da 24 Dipartimenti, con capitale Milano, comprendente, per una migliore comprensione, parte delle attuali regioni del Piemonte Orientale, Lombardia, Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige, Romagna e Marche, ricordando che il 26 maggio 1805, Napoleone venne incoronato Re d’Italia, presso il Duomo di Milano. Così ebbero fine altresì i Feudi Imperiali della Val Trebbia, mentre Eugenio di Beauharnais, figlio di prime nozze della moglie Giuseppina, fu designato Viceré d’Italia, la propria sorella Elisa Bonaparte fu posta al governo del Ducato di Lucca, l’altra sorella Paolina beneficiò del Ducato di Gustalla, il Regno di Napoli dapprima affidato al fratello Giuseppe e poi al cognato Gioacchino Murat, quando allo stesso Giuseppe venne assegnato il Regno di Spagna. D’altronde già dal 1802 i territori piemontesi furono annessi alla Francia ed il medesimo destino toccò alla Repubblica Ligure nel 1805, che venne divisa in 3 distinti Dipartimenti: quello di Genova, con capoluogo l’omonima città, quello di Montenotte, con capoluogo Savona e quello degli Appennini, con capoluogo Chiavari. Si rammenta che, a sua volta, il dipartimento di Genova era costituito dai seguenti Circondari: Genova, Novi, Bobbio, Tortona e Voghera, precisando che quello di Bobbio era formato dai Cantoni di Bobbio, Ottone, Varzi e Zavattarello.
In particolare, analizzando i fogli matricolari dei soldati di Napoleone, si può scorgere al n. 7469 un fuciliere della Val Boreca, il cui cognome identifica ancora oggi alcuni abitanti della frazione di Cerreto: Filippo Paramidani, nato a Zerba nel 1786, Cantone di Ottone, Dipartimento di Genova, figlio di Bartolomeo e Agostina Devoti, alto un metro e 65 centimetri, viso ovale, fronte alta, occhi grigi, naso piccolo, bocca media, mento rotondo, con capelli, sopracciglia castane, incorporato l’11 luglio 1811, proveniente dal I° Reggimento Mediterraneo, in cui prestava servizio dal I° luglio dello stesso anno, 4° Battaglione, fuciliere, trasferito al 106° Reggimento di Fanteria di Linea il 4 marzo 1812 (memoire-eshommes.sga.defense.gouv.fr).
Alessandro Rapallini
(Articolo tratto dal N° 11 del 27/03/2025 del settimanale “La Trebbia”)
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