In questi tempi dove domina un individualismo di massa è doveroso evidenziare anche gli episodi che vanno in tutt’altra direzione.
Succede che un venerdì mattina di questo marzo piovoso, una frana inaspettata blocca l’accesso al paese di Campi (frazione di Ottone PC): è l’unica strada. La situazione è pericolosa, non si può rischiare e il transito veicolare viene bloccato. Il tam-tam, tramite whatsapp, in pochi minuti raggiunge anche chi è lontano, in città, al lavoro. La tristezza pervade gli animi di tutti; quei pochi metri di strada distrutta in un certo senso lacerano anche i cuori di quanti, su questi monti, hanno radici forti e profonde.
Succede che arrivano subito le autorità preposte per valutare la situazione e procedere con la burocrazia.
Succede però, un po’ come nelle favole, che arrivano gli eroi. Non hanno armi, cavalli bianchi o super poteri ma sono uomini spinti da un’amore incondizionato per il loro paese, sempre pronti a mettersi a disposizione per il bene comune non senza fatica, sudore e sacrificio, dotati di quella intelligenza pratica e veloce, menti attive e brillanti capaci di trovare anche nell’emergenza la soluzione migliore.
Succede che da un’idea buttata lì, questo gruppo di amici decide di riaprire il percorso della vecchia strada che il destino vuole passi a lato del movimento franoso. Sabato sotto una pioggia battente si mettono all’opera e, con un lavoro di squadra eccezionale, nel pomeriggio inoltrato la strada alternativa è aperta e praticabile almeno dalle jeep!
Succede che il miracolo avviene e gli eroi brindano! Ma l’opera non è ancora finita e la domenica sono di nuovo in campo, uomini e mezzi, per completarla con una determinazione esemplare e commovente. Come una catena di montaggio perfettamente organizzata eccoli scaricare ghiaia, caricarla sui trattori per andare a rendere la via più percorribile, per ogni emergenza ma soprattutto per le necessità quotidiane dei residenti. Intanto la frana, dietro la curva, peggiora…
Noi siamo fieri di questi angeli silenziosi a cui va tutta la nostra riconoscenza, penso che da lassù lo saranno, soprattutto, i nostri vecchi che con picco e pala aprirono quella strada, i loro sacrifici ed esempio non sono andati perduti, il testimone è passato in ottime mani!
(Articolo tratto dal N° 10 del 20/03/2025 del settimanale “La Trebbia”)
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