Bob Dylan e Suze Rotolo, la fidanzata di origini piacentine che gli cambiò la vita

Il recente film dedicato ai primi anni di attività di Bob Dylan, “A complete unknown” di James Mangold con Timothée Chalamet, ha messo in luce una volta in più l’assurdità delle dinamiche ormai instauratesi nei social, con litigi furiosi tra fautori e detrattori della pellicola, ancora prima di averla vista! Scontri verbali protrattisi e acuiti dopo la visione, tra invettive di “lesa maestà” e parole invece concilianti per ciò a cui si è assistito. Speriamo perlomeno che il film contribuisca ad avvicinare giovani e meno giovani allo sterminato e irrinunciabile mondo del cantautore americano. Il giovane Dylan appare accompagnato da una misteriosa Sylvie Russo, nome che nasconde (probabilmente per mancate autorizzazioni) la figura di Suze Rotolo, colei al suo fianco nella mitica copertina di “Freewheelin’”, il secondo album del 1963, che contiene alcuni suoi (e anche nostri) classici, da “Blowin in the wind” a “A hard’s rain gonna fall” e “Masters of war”. In genere la sua compagna di allora viene citata solo per quella pur importante apparizione fotografica. In realtà Suze fu decisiva nell’indirizzare Dylan verso una serie di tematiche sociali, facendogli acquisire una sensibilità politica e sempre maggiore interesse per i diritti civili.
Militante ed estremista comunista, fu formata ideologicamente dai genitori marxisti. Soprattutto introdusse il cantautore nel vivace e scapigliato mondo del Greenwich Village, quartiere New Yorkese dove la nuova cultura fermentava ed esplodeva. La gente dice che io l’ho influenzato, ma ci siamo influenzati a vicenda. I suoi interessi sono stati filtrati attraverso di me e i miei interessi, come i libri che avevo, sono stati filtrati attraverso di lui. Aveva un’incredibile capacità di vedere e assorbire: c’era del genio in questo. La capacità di creare da tutto ciò che sentiva in giro. Di sintetizzarlo. Di metterlo in parole e musica. Suze vanta anche un’insospettabile origine piacentina da parte materna: Maria (Mary) Teresa Pezzati, emigrata negli Stati Uniti nel 1933, sposò in seconde nozze Joachim Rotolo, a New York, nel 1940, da cui ebbe Carla e Susan (Suze). Fu un’attivista antifascista che negli anni Trenta a Parigi era stata incaricata di procurare documenti falsi agli italiani fuoriusciti. I genitori di Mary arrivavano da Momeliano di Gazzola (il padre, Sisto Alfonso Pezzati) e Nibbiano (la madre, Cesarina Rosa Delfina Opizzi).

Mary ebbe sempre una pessima opinione di Bob Dylan e non gradì mai la sua presenza a fianco della figlia. Lo definì “un cretino” con i “denti verdi”, “poco generoso”, concludendo sprezzantemente: “Non mi fidavo di lui e non mi piaceva e di certo non volevo che vivesse sotto lo stesso tetto di mia figlia”. Suze durante la relazione con Bob, nel 1962, trascorse otto mesi a Perugia per seguire un corso di italiano all’Università per stranieri, dove conobbe un operaio del luogo che divenne successivamente suo marito. Il cantautore volò in Italia alla ricerca di Suze che l’aveva effettivamente lasciato, trascorrendo cinque giorni tra Roma e Perugia all’inizio del 1963, anche perché a Roma si esibiva uno dei suoi idoli e riferimenti artistici, la cantante Odetta che aveva il suo stesso manager Albert Grossman. La loro storia finisce nel 1964, anche a causa del sempre maggiore interesse, anche sentimentale, del cantautore per Joan Baez. Suze ha proseguito la sua attività politica, evitando di ricordare, se non occasionalmente e di malavoglia, gli anni con Dylan. E’ morta di cancro nel 2011 all’età di 67 anni.

https://www.piacenzasera.it// (03/02/2025)

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