Secondo la 15 Più Energia, i crinali interessati dalle previste 20 enormi torri eoliche non sono frequentati dagli escursionisti. La società di Brescia lo ha sostenuto indirettamente nell’ultima versione del progetto, in sostanza identica alla prima a cominciare dal numero degli aerogeneratori, rimasto lo stesso con il relativo devastante impatto sul territorio. Il 15 gennaio scade il termine per la presentazione delle osservazioni, poi la 15 Più Energia avrà circa due settimane di tempo per replicare. Un parere particolarmente pesante già depositato è arrivato dal ministero della Cultura, che ha raccolto le osservazioni di 5 Soprintendenze archeologiche e del paesaggio di Piemonte, Liguria, Lombardia, ed Emilia Romagna. E’ stata richiesta, soprattutto dalla Soprintendenza di Alessandria e da quella di Pavia, una mole di integrazioni alle quali sarà difficile, per la società bresciana, rispondere punto per punto.
Dalle carte emerge però che la 15 Più energia non si è accorta dell’attività escursionistica sul crinale dal Giarolo fino al Chiappo e oltre, per altro evidente grazie alla segnaletica del Cai. Nel suo progetto scrive infatti: “Le utilizzazioni antropiche nell’area interessata dal progetto sono riferibili, pertanto, unicamente alla realizzazione e fruizione di viabilità forestale di accesso, alla fruizione delle viabilità pubbliche nonché all’attività pastorizia ed agricola”. In sostanza, sul crinale e sui versanti appenninici tra Val Borbera e Val Curone ci sono solo qualche mucca e qualche taglialegna, quindi le torri non daranno granché fastidio. La Soprintendenza di Alessandria e Asti ha precisato nelle sue osservazioni: “L’area tutta oggetto di intervento è frequentata in tutte le stagioni da escursionisti che, data la disponibilità di tracciati molteplici, possono raggiungere agevolmente le aree di crinale e il Monte Giarolo non solo dal Piemonte, ma anche dalle regioni contermini“.
https://www.giornale7.it/(15/01/2025)
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