La Pietra Bismantova è una montagna sacra, quasi magica, tra i simboli dell’Appennino reggiano. Ai piedi di questa imponente roccia, come un incantevole gioiello che regge quasi tutto il suo peso, si trova un eremo benedettino con il santuario della Natività della Beata Vergine, del XV secolo. Luogo di fede e silenzio, meta di pellegrinaggi. “Belvedere di l’Appennini” secondo il poeta Giosuè Carducci e visitato dal grande Dante Alighieri che ne parlò nel quarto canto del Purgatorio.
Siamo a Castelnovo ne’ Monti, in provincia di Reggio Emilia. Il 12 ottobre l’eremo (raggiungibile in auto) apre le porte alle visite guidate (9.30/12.30 – 15.30/18 su appuntamento), permettendo a tutti di scoprire questo luogo affascinante, meta di storia e fede. di preghiera e pellegrinaggio.
È uno delle decine di eventi che si potranno vivere nei quattro fine settimana di ottobre in occasione di “Monasteri aperti”, l’iniziativa, giunta alla sesta edizione, promossa da Apt Servizi in collaborazione con la Conferenza Episcopale dell’Emilia. . – Romagna (Ceer) e circuito pedonale regionale.
“Si tratta di un modo nuovo, attraente e inclusivo di riscoprire luoghi e territori dal punto di vista naturalistico, culturale e artistico, in particolare realtà meno conosciute o aree interne in via di spopolamento e di abbandono – sottolinea il vescovo. di Imola, Giovanni Mosciatti, delegato Ceer per il tempo libero, turismo e sport -. Un’iniziativa che si ripete da anni e che si inserisce nel cammino comune e sistematico tra istituzioni, chiese, associazioni e comunità per la promozione e la crescita dei tanti tesori che parlano all’anima dei viaggiatori 70 visite guidate esclusive nei monasteri, conventi . e luoghi di culto, incontri con monaci e monache chiusi, passeggiate tra le pievi. Ma anche concerti di musica sacra, degustazioni di ricette monastiche, escursioni nel circuito delle 21 vie e cammini di pellegrinaggio dell’Emilia-Romagna, verso luoghi santi e oggetti di culto secolare.
“Dal 2019, anno in cui è iniziata l’iniziativa, ad oggi, il Monastero di l’Aperti ha suscitato interesse e partecipazione con un numero costante e qualificato di manifestazioni – afferma Andrea Corsini, Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna – segno di la reale riscoperta dei territori, i cui rappresentanti, contribuendo attivamente al progetto, si inseriscono nel rapporto pubblico/privato, cardine del sistema turistico regionale si inserisce nel progetto del Circuito Cammino e Itinerari di Pellegrinaggio, avviato nel 2016 grazie alla virtuosa collaborazione con la CEI e il CEER, e colloca la regione tra i protagonisti nazionali e internazionali del turismo lento e sostenibile, i turisti – conclude Corsini – offrono esperienze rivolte a tutti, valorizzando luoghi, realtà e comunità regionali, spesso poco conosciute, scoprire nel silenzio e nella quieta contemplazione che solo l’atto del camminare o le esperienze di incontro e di dialogo diretto con le comunità. che possono renderlo possibile.
La ricca offerta di eventi e incontri si estende da Piacenza a Rimini, su tutto il territorio regionale. Vediamone alcuni.
Sabato 5 ottobre, il Monastero di Bobbio (Pc) ospiterà il concerto di cornamusa “Rosa sine spina”, un percorso musicale di brani tratti da alcuni tra i più notevoli manoscritti di epoca medievale, tra l’Antifonario di Bobbio e il Laudario. da Cortona.
Sabato 5 e i due sabati successivi, la Diocesi di Parma propone una visita esclusiva dedicata al bellissimo Battistero, testimone laico della fede cristiana con la Cattedrale, mentre le quattro domeniche del mese Csac il Centro Studi dell’Università di Parma apre le sue porte all’Abbazia di Valserena del XIV secolo. Restando nel parmense, sulla scalinata di Santa Chiara, lungo la Via dei Linari, ogni domenica di ottobre potrete visitare il monastero del Lagrimone, incontrare le Clarisse chiuse, passeggiare nella Valle dei Cavalieri, sostare alla Pieve di Zibana . e il ponte di Lugagnano.
A Langhirano (Pr), due monasteri aprono le porte ai visitatori nelle domeniche 13, 20 e 27: Monastero del Lagrimone e Abbazia benedettina di Torrechiara. Al termine dell’escursione potrete pranzare al Trafetoren Badia di Torrechiara.
A Busseto, sabato 5, potrete fare una passeggiata urbana lungo i luoghi di culto e visitare il Monastero di Santa Maria degli Angeli, un piccolo gioiello da scoprire lungo la Via Francigena.
Il 20, alle ore 16, la magnifica Abbazia di San Silvestro di Nonantola (diocesi di Modena-Nonantola) organizza la visita (su prenotazione) del Museo benedettino e diocesano con un momento musicale di Davide Burani (arpa), che proporrà si esibirà successivamente nel concerto in Basilica con Mihaela Costea (violino). Il 12, un curioso laboratorio per famiglie (bambini dai 5 agli 11 anni) alla scoperta del giardino dell’abbazia.
A Bologna, il giorno 5, il Monastero di San Martino Maggiore propone un pellegrinaggio per i più piccoli.
Domenica 13 potrai partecipare ad un’esperienza di cammino che riunisce i suggestivi luoghi della fede dei colli bolognesi: dalla Basilica di San Martino Maggiore alla chiesa di San Martino a Casalecchio di Reno con la visita al Santuario della Madonna di San Luca.
Diverse sono le proposte nell’Alto Savio (FC): sulle orme del monaco Alberto di Stade ogni fine settimana del mese vengono proposte le escursioni lungo la Via Romea Germanica. Sono aperti l’Eremo di Corzano e la Basilica di Santa Maria Assunta a Bagno di Romagna (FC). Venerdì 4 a Bagno di Romagna si svolgerà il convegno sulla Via Romea Germanica. Anche qui, il 5, partendo dalla lapide commemorativa delle vittime della strage di Carnaiu, si può scoprire il santuario di Corzano e, scendendo il mulotto restaurato, si entra nella chiesa parrocchiale di San Pietro.
Rimini inaugura la Chiesa di San Bernardino e l’antica sacrestia con la Croce settecentesca di Innocenzo da Petralia (fine settimana 12-13 e 26-27) e l’incontro con le Clarisse che abitano nel monastero.
Il monachesimo femminile è il tema dell’incontro del 12 a Sant’Agata Feltria (Rn), mentre a Santarcangelo di Romagna (Rn) ogni domenica sarà possibile entrare nel monastero di Santa Catalina e Barbara, collegato alla Via Santa. Francesco, con la possibilità di visitare la grotta circolare che si trova sotto il complesso monastico e di percorrere l’antica strada medievale che attraversa il giardino del monastero.
Nel portale “ www.monasteriemiliaromagna.it ” tutti gli incontri, le informazioni ed i programmi completi.
L’Emilia-Romagna è famosa in tutto il mondo per le sue valli enogastronomiche e motoristiche. Ma ci sono altre valli. Tante piccole ma immense valli dello Spirito da percorrere sui sentieri dell’anima, lungo le antiche vie di pellegrinaggio o nuovi percorsi nati per collegare i luoghi della fede e promuovere un turismo sostenibile ed esperienziale. Dal 2016 la Regione ha messo online i percorsi, creando il Circuito dei Cammini e dei Pellegrinaggi dell’Emilia-Romagna. Dal tratto della Via Francigena alla via francescana da Rimini alla Verna, 21 itinerari, per tremila chilometri e 205 tappe che verranno attraversate passo dopo passo.
Ecco tutti i percorsi:
(Articolo tratto dal quotidiano “Avvenire”)
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