Fortunago è un affascinante borgo medievale in provincia di Pavia. Situato a sud di Pavia, nell’Oltrepò, sulle colline che dividono le valli del Coppa e dell’Ardivestra. Fortunago, oltre a far parte della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, fa anche parte dell’Associazione ANCI “I borghi più belli d’Italia”.
Storia
Il luogo è menzionato per la prima volta in un documento datato 758, era compreso nel comitato di Tortona, che, a sua volta faceva parte della Marca, o marchesato, della Liguria Orientale i cui centri maggiori, oltre a Tortona, erano Genova e Luni. Nel 950 a capo di questo marchesato era Oberto nobile di origine longobarda, signore della Lunigiana e conte del Sacro Palazzo. Il nipote di Oberto, il marchese Oberto Obizzo, signore di vasti territori dell’Italia settentrionale, è ritenuto il progenitore della casata Malaspina che detenne per lungo tempo il feudo di Fortunago.
Oberto Obizzo stabilì la sua residenza nel castello di Oramala, favoleggiato nel Medio Evo come luogo di poeti e di menestrelli, e con la sua discendenza influì per due secoli sull’Oltrepò costruendo una serie di rocche fortificate e castelli per la sicurezza del loro territorio.
Numerosi borghi minori dell’Oltrepò, tra cui Fortunago, che avevano come prerogativa una posizione elevata ebbero la loro rocca o castello con spesse ed alte mura difensive.
Dopo l’anno 1000 Fortunago ebbe ben tredici feudatari a partire dagli Obertenghi, e via via fino alle famiglie che spiccano per storia o fama come i Malaspina, i Dal Verme, i Pico della Mirandola, e i Riario Sforza.
Queste famiglie hanno lasciato le loro tracce culturali nel paese, nei due luoghi di culto: la Parrocchia di S. Giorgio, l’Oratorio di S. Antonio da Padova, in alcuni edifici abitativi e nei resti del castello posti alla sommità del paese, che ancora oggi è parzialmente circondato da alte mura.
Cosa vedere a Fortunago
Chi arriva in paese può notare da subito la disposizione delle abitazioni arroccate sul pendio ripido di un colle, tipica del borgo medievale, con la chiesa ed il palazzo del comune che dominano dall’alto. Sulle viuzze, strette e chiuse tra antichi muri in pietra, si affacciano caratteristiche case in sasso, sapientemente restaurate e conservate nel loro antico aspetto. Davanzali, logge, balconi e giardini fioriti ravvivano il grigio delle pietre con delicate macchie di colore. Raggiunta la parte alta del paese ci si trova su di un gran piazzale erboso, verdissimo, ben curato, adorno di alberi e di siepi di ortensie in fiore. Qualche panchina, una fontanella in pietra, alcuni giochi per bambini, la presenza maestosa della Chiesa Parrocchiale, del palazzo comunale e di belle case in sasso, incantano il visitatore che non nasconde lo stupore per tanta bellezza.
L’assenza di traffico, la vista di un panorama collinare che si estende fino al castello di Montalto Pavese, suscitano un sorprendente ed appagante sensazione di pace. La parte bassa del borgo non è meno interessante: ad attirare subito l’attenzione del visitatore è l’antichissima chiesetta di Sant’Antonio (l’Oratorio), anch’essa in pietra e in mattoni a vista, molto ben conservata ed utilizzata quotidianamente per la celebrazione della S. Messa vespertina.
Chiesa di Santa Maria e San Giorgio
La Chiesa di Santa Maria e San Giorgio è una delle principali attrazioni religiose di Fortunago. Ricostruita nel 1609, conserva al suo interno i resti della prima chiesa, che risale a epoche precedenti. Questa chiesa è dedicata a San Giorgio, un santo molto venerato, e ospita le reliquie di San Ponzo , patrono del borgo. La sua posizione panoramica la rende un luogo di culto affascinante, non solo per la sua importanza religiosa, ma anche per il contesto paesaggistico in cui si trova.
Oratorio di Sant’Antonio
Un’altra chiesa di notevole interesse è l’Oratorio di Sant’Antonio , che si trova all’ingresso del borgo. Questo oratorio, risalente al XVII secolo, è realizzato in pietra e mattoni a vista. La chiesa è un esempio di architettura semplice ma affascinante, ed è spesso visitata da coloro che desiderano scoprire angoli meno conosciuti di Fortunago.
Leggende Legate all’Oratorio di Sant’Antonio
L’Oratorio di Sant’Antonio , situata all’ingresso del borgo di Fortunago, è avvolta da diverse leggende che ne arricchiscono il fascino e la storia. Ecco alcune delle più significative:
La Leggenda della Fonte di San Ponzo
Una delle leggende più note riguarda la fontana di San Ponzo , che si trova nelle vicinanze della chiesa. Si narra che l’acqua della fontana scaturì grazie all’intercessione di San Ponzo, patrono del paese. Secondo la tradizione, un contadino affamato offrì del cibo al santo, il quale, in segno di gratitudine, fece sgorgare l’acqua dalla fonte. Questa storia sottolinea il legame tra la comunità e il santo, rendendo la fonte un luogo di culto e di pellegrinaggio per i fedeli.
La Protezione di Sant’Antonio
Un’altra leggenda popolare racconta che Sant’Antonio, venerato per la sua capacità di proteggere gli animali e gli agricoltori, apparisse in sogno a coloro che avevano bisogno di aiuto. Si dice che il santo intervenisse per salvare i raccolti e gli animali da malattie e calamità. Questa protezione divina ha reso la chiesa un luogo di rifugio per i contadini locali, che vi si recavano in cerca di benedizioni e assistenza.
Apparizioni e Miracoli
Alcuni racconti narrano di apparizioni di Sant’Antonio che avvenivano durante le celebrazioni religiose nella chiesa. I fedeli affermano di aver visto manifestazioni luminose o di aver udito voci che incoraggiavano la comunità a mantenere la fede. Questi eventi straordinari hanno contribuito a consolidare la devozione verso il santo ea rendere la chiesa un centro spirituale di grande importanza.
Simbologia del Maiale
Infine, la figura di Sant’Antonio è spesso associata al maiale, simbolo di abbondanza e prosperità. La leggenda racconta che il santo aveva un maiale come compagno, il quale lo seguiva ovunque andasse. Questo legame ha portato alla tradizione di benedire i maiali durante le celebrazioni in onore di Sant’Antonio, un’usanza che riflette l’importanza dell’agricoltura e dell’allevamento nella vita della comunità locale. Queste leggende, che si intrecciano con la storia e la cultura di Fortunago, rendono la Chiesa di Sant’Antonio un luogo ricco di spiritualità e significato, attirando visitatori e pellegrini in cerca di connessione con il passato e con le tradizioni locali.
Il Sentiero della Rocca
Partendo dal centro di Fortunago, il Sentiero della Rocca conduce in cima alla collina attraversando boschi di castagni. Il percorso offre scorci panoramici sulle valli circostanti ed è ideale per gli amanti della natura e delle passeggiate all’aria aperta.
La Statua dell’Angelo
In una piazzetta del borgo si trova una statua dell’Angelo , opera di uno scultore locale. La scultura, semplice ma evocativa, rappresenta un elemento di interesse per gli appassionati d’arte che visitano Fortunago.
Visita agli Agriturismi
Fortunago è circondato da numerosi agriturismi che offrono l’opportunità di assaporare i prodotti tipici locali e immergersi nella vita rurale dell’Oltrepò Pavese. Queste strutture, spesso poco pubblicizzate, sono una tappa interessante per chi vuole scoprire l’autentica ospitalità del territorio.Sebbene meno note delle principali attrazioni, queste mete minori contribuiscono a rendere Fortunago un borgo ricco di fascino e sorprese per i visitatori curiosi di scoprire angoli insoliti e suggestivi.
Una curiosità: Fortunago è attraversato dalla Via Francigena, l’antico percorso di pellegrinaggio che collegava Canterbury a Roma.
Prodotti Tipici
L’Oltrepò Pavese è noto per la produzione di ottimi vini, come il Bonarda e il Buttafuoco. Fortunago si trova in questa zona vinicola ei suoi vini sono apprezzati a livello locale.Inoltre, l’area produce formaggi come il Quartirolo e la Robiola di Roccaverano, salumi come il Salame di Varzi e miele di alta qualità.In conclusione, Fortunago è un gioiello dell’Oltrepò Pavese, un borgo medievale ben conservato con una lunga storia, monumenti affascinanti e prodotti tipici di grande qualità. Una meta ideale per chi ama l’Italia autentica ei piccoli centri ricchi di fascino.
Feste e Sagre
Uno degli eventi più attesi è la Sagra della Polenta , che si svolge ogni anno in autunno. Durante questa manifestazione, i visitatori possono gustare piatti tipici a base di polenta, accompagnati da vini locali. La sagra è anche un’occasione per celebrare la cultura gastronomica del territorio, con musica, balli e mercatini di prodotti artigianali.Un altro evento significativo è la Festa di San Martino , che si tiene un novembre in onore del patrono del borgo. Durante questa festa, si svolgono processioni, celebrazioni religiose e momenti di convivialità, rendendo omaggio alle tradizioni locali.
Attività all’Aperto
Fortunago è circondato da splendidi paesaggi collinari, rendendolo un luogo ideale per gli amanti della natura e delle attività all’aperto. Le colline dell’Oltrepò Pavese offrono numerosi sentieri per trekking e passeggiate, con panorami mozzafiato sulle valli circostanti ei vigneti.Inoltre, la zona è perfetta per gli appassionati di ciclismo, con percorsi adatti a vari livelli di difficoltà. Gli amanti del birdwatching possono anche approfittare della ricca avifauna presente nella regione.
L’Accoglienza e l’Ospitalità
Fortunago offre diverse opzioni di alloggio, dai bed and breakfast accoglienti a piccoli agriturismi, dove è possibile assaporare la cucina locale e immergersi nella vita quotidiana del borgo. Gli abitanti di Fortunago sono noti per la loro ospitalità e disponibilità, rendendo ogni visita un’esperienza calorosa e memorabile.
Conclusioni
Fortunago è un luogo dove storia, cultura e natura si intrecciano in un affascinante mosaico. Che si tratti di esplorare i suoi monumenti storici, partecipare a feste tradizionali o semplicemente godere della bellezza dei paesaggi circostanti, questo borgo offre qualcosa di speciale per ogni visitatore.Se stai cercando un’esperienza autentica in Italia, Fortunago è sicuramente una meta da considerare. La sua ricca storia, le tradizioni vivaci e la cucina deliziosa faranno sì che il tuo soggiorno sia indimenticabile.
Non dimenticare di assaporare un bicchiere di vino locale mentre ti godi il tramonto sulle colline dell’Oltrepò Pavese!
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