Il cinema Le Grazie riapre «Prima proiezione a inizio luglio»

Come una pellicola a lieto fine, di quelle che tengono il fiato sospeso e appassionano fino alle lacrime. Il server che lo scorso primo maggio si rompe e il cinema Le Grazie di Bobbio costretto a chiudere, è l’evento scatenante di questa piccola grande storia in Valtrebbia, conclusa martedì con la notizia di un’imminente riapertura.
«È arrivata una mail dalla nostra assicurazione che ci conferma che coprirà il costo per acquistare il nuovo server», annuncia con entusiasmo Cosetta D’Isola, che gestisce con il marito Stefano Bernardi le proiezioni in vicolo dell’Ospedale. Il nuovo server è già stato riordinato, «poi dovrà arrivare ed essere sostituito – continua D’Ila – Ci sono parecchi adempimenti burocratici per poter ricevere i film con un macchinario nuovo, ma se tutto andrà liscio prevediamo di poter aprire la sala già agli inizi di luglio, magari sin dalla prima settimana, usando il condizionale».
Sul titolo che riaprirà e che, forse, avrà anche una connotazione simbolica, ancora non c’è stato il tempo di decidere, «eravamo così sconfortati che non abbiamo più pensato alla programmazione», ammette. Ma adesso è finalmente tempo di ripartire.
Dall’altra parte della strada rispetto al cinema, c’è Riccardo Mozzi: il nonno era un ciabattino e la sua compagna ha aperto lì una libreria. È tra i fondatori del gruppo whatsapp che raccoglie tutti i cinefili, bobbiesi e non, che si incontravano un paio di lunedì al mese per vedersi un film alle Grazie e commentarlo. «Ci si sono chiuse due porte: quella del cinema in cui confluivano tutti, ma anche il momento di socialità che ci univa», spiega Mozzi.
L’entusiasmo per la notizia della riapertura è quindi altissimo. Se questa storia fosse un film? « Forse “Ogni maledetta domenica” – suggerisce – tutto l’anno si sta appesi ai risultati di un campionato, si soffre, si suda, ma poi la passione di chi ti sta intorno ti dà la spinta per non mollare». E vinci.

Elisa Malacalza Da Libertà

(Articolo pubblicato sul N° 23 del 27/06/2024 del settimanale “La Trebbia”)

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