Il monastero di San Francesco, il gigante accanto all’ufficio turistico e ai parcheggi dei viandanti, a pochi metri dall’antico mercato del sabato, ad essere ormai da anni «un rudere», dice il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali in consiglio comunale. Vi nidificano le taccole, il portone della chiesa è chiuso dalla lamiera, eppure ancora si intravede tutta la potenza di un luogo per sua natura sacro, e quei portici francescani nel giardino che spalancano il cuore tra refettori, pozzi, finestrelle in ferro battuto, l’affresco della crocifissione e i cortili restano così congelati nell’attesa e nel tempo, dietro al foro Boario, e par ancora di sentire il pax et bonum dei frati di allora.
La ferita nel borgo viene però ricucita con il filo della pazienza e l’ago della speranza, ormai vicina alla svolta: c’è infatti il finanziamento da due milioni della Regione cui si aggiungerà una quota di 290mila euro da parte del Comune tramite mutuo per restaurare la chiesa. «Il progetto è finanziato, a breve sarà pronto il progetto esecutivo, visto che già nel 2017 avevamo predisposto quello definitivo», spiega Pasquali. «Andiamo in appalto. Mi auguro a marzo-aprile di vedere il cartello esposto di avvio dei lavori». Ci sarà un nuovo auditorium da 220 posti. Ci sarà un palco per il teatro. Ci saranno proiezioni, convegni, corsi di musica, corsi di cinema. Sarà a disposi- zione anche del registra e maestro Marco Bellocchio e della sua scuola.
Ma quella parte di Bobbio è anche destinata a cambiare volto, allungandosi verso i vecchi orti e la Statale 45. Il Comune ha infatti acquistato il terreno che, accanto al San Francesco, consentirà un nuovo collegamento tra via Matte- otti, Corgnate e la piazza, i parcheggi. «In questo spazio verde immaginiamo un’area per bambini e per portatori di handicap, un percorso vita, fatto bene, per tutti», sottolinea il sindaco, che anticipa già di voler intitolare questa nuova-antica parte della città all’alpino Francesco Mozzi, che era proprietario del terreno.
Il consigliere comunale Federico Bonini (Lega) incrocia le dita: «Sono contento per il recupero. Ricordo quando venne in visita al monastero a Bobbio il ministro Dario Franceschini. Era il 2016, ero studente a scuola». Il monastero, tolta la chiesa pronta alla sua seconda vita, resta invece di proprietà privata.
Elisa Malacalza
(Articolo tratto dal N° 39 del 30/11/2023 del settimanale “La Trebbia”)
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