È proprio così: dal monte Gifarco parte una linea che arriva dritta a San Michele sul monte Gargano, passando per Fontanigorda, Rovegno, Genova, Roma, Frosinone, Maputo, fino a Foggia. Queste le tappe della vita di Don Giorgio Ferretti che sarà nominato Vescovo dell’arcidiocesi di Foggia.
Nato a Genova nel 1967, ha vissuto la sua infanzia a Fontanigorda, dove ha frequentato la scuola primaria e dove i suoi genitori originari della piccola frazione di Casoni, gestivano un bar.
Ha frequentato la scuola media a Rovegno e l’Istituto nautico a Genova. Ha conseguito la laurea in filosofia presso l’università di Genova e, dopo alcune esperienze come insegnante di religione, ha ottenuto la Licenza di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma.
E’ stato ordinato sacerdote il 6 novembre 2004 per la diocesi di Frosinone ed è membro della Fraternità Missionaria di Sant’Egidio. Tra i numerosi incarichi lo vediamo responsabile delle relazioni con Sudafrica, Lesotho, Swaziland, e Botswana per la Comunità di Sant’Egidio, segretario particolare del Vescovo di Frosinone; direttore dell’ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso della medesima diocesi; Assistente dell’associazione dei medici cattolici della provincia di Frosinone; Assistente dell’associazione Scout Europa; Membro del Comitato Etico della Asl di Frosinone; Parroco in solidum della Cattedrale Santa Maria Assunta di Ss Annunziata e di San Benedetto in Frosinone; responsabile della mensa Diocesana per i poveri.
Dal 2017 è sacerdote fidei donum nell’arcidiocesi di Maputo nella Repubblica del Mozambico, Parroco della Cattedrale Metropolitana de Nossa Senhora da Conceiçao, dove ha accolto Papa Francesco nel settembre 2019.
L’arcivescovo Giorgio Ferretti giungerà a Foggia dopo le festività natalizie poiché ha espresso il desiderio di trascorrere l’ultimo Natale insieme ai suoi poveri, ma ha inviato alla sua diocesi un messaggio di saluto che mi pare lodevole far conoscere almeno nei tratti più salienti. –
“…Ho ricevuto con stupore la decisione di Papa Francesco di inviarmi come Arcivescovo di Foggia-Bovino. Credo che lo stesso stupore proviate anche voi. Lascio un popolo che mi è tanto caro e allo stesso tempo sono chiamato a un popolo che ho desiderio di conoscere.
…Mi presento a voi come un Vescovo che vuole abbracciare una chiesa, una terra e un popolo… Insieme percorrendo le vie del vangelo, rispondendo alla chiamata del Papa a essere chiesa in uscita, andremo incontro agli uomini e le donne della terra di Capitanata, testimonieremo la pace, il perdono, comunicando la gioia del Vangelo perché, come dice Gesù, “c’è più beatitudine nel dare che nel ricevere”. E in questo tempo così martoriato dalla guerra vi invito a pregare insieme a me per la pace in Terra Santa, in Ucraina, in Africa, e in ogni parte del mondo. Sorelle e fratelli, nell’attesa di vedervi presto vi saluto con un abbraccio di pace.”
Caro Don Giorgio, sei riuscito a stupire anche la nostra piccola comunità che, con immensa gioia ti esprime un affettuoso grazie per tutto ciò che hai saputo realizzare fino ad ora. Siamo certi che continuerai a cercare Gesù tra i poveri e non ti dimenticherai della tua Africa.
Sarai nel nostro cuore e nella nostra preghiera, con la speranza che anche nel tuo cuore e nelle tue preghiere resti un angolino per la nostra valle e per le nostre montagne, dove per te oggi, le campane risuonano a festa.
Marina Biggi
(Articolo tratto dal N° 39 del 30/11/2023 del settimanale “La Trebbia”)
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