Un’idea nata a seguito dei molti riscontri positivi ottenuti dopo la mostra temporanea allestita nel corso della prima edizione del Festival Carlo Repetti intitolata” Trenta giorni di nave a vapore” nel mese di luglio 2021. In quell’occasione molti abitanti della Val Borbera hanno messo a disposizione molti cimeli d’epoca inerenti alle esperienze migratorie del territorio Valligiano. Come spiegano gli organizzatori “L’idea è stata dapprima rappresentata agli Enti ed Istituzioni che già avevano partecipato all’allestimento della mostra temporanea ed ha ottenuto da subito l’adesione di Mu.Ma, CISEI, ISRAL e Musa. La proposta è stata inoltre valutata positivamente dal MEI (Museo dell’Emigrazione Italiana) di Genova, con il quale il Comune di Cabella Ligure è pervenuto all’adozione di un protocollo d’intesa per sancire l’inclusione del patrimonio documentale della Mostra Permanente di Cabella Ligure nell’archivio nazionale sull’emigrazione italiana”
Il progetto ha ottenuto inoltre l’interessamento di Bruno Barba, professore associato in Discipline Demoetnoantropologiche del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Genova. Il progetto è stato inoltre presentato al CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) ed ha ottenuto l’adesione del Presidente Prof. Roberto Zaccaria che ritiene l’iniziativa di grande valore sociale
Forte delle collaborazioni acquisite e potendo già contare sulla promessa di un contributo personale del dottor Alessandro Garrone, il Comune di Cabella Ligure ha partecipato al Bando “Storia&Memoria” indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, ottenendo un finanziamento che permetterà di creare il Centro documentale. La mostra cabellese sarà collegata in rete con le Istituzioni che si occupano di emigrazione a livello universitario e divulgativo nazionale ed internazionale. In virtù della Collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova il progetto potrà infatti costituire materia di studio e di collaborazione con studenti e laureandi sulla tematica delle migrazioni. Mentre, a livello divulgativo i visitatori, utilizzando le tecnologie multimediali di cui sarà dotata, potranno interagire con archivi e documentazione presenti nelle più importanti realtà italiane ed internazionali in materia.
L’amministrazione comunale sta organizzando la raccolta della documentazione di tutti coloro che vorranno contribuire con scritti, fotografie e documenti, abiti, valige e quant’altro possa aiutare a creare un archivio delle storie personali di tanti conterranei che negli anni tra la fine ‘800 e la prima metà del ‘900 hanno lasciato ogni cosa, compresi gli affetti più cari, per attraversare l’oceano alla ricerca di un domani migliore. A breve saranno pubblicate sul sito internet del Comune le modalità di raccolta e consegna del materiale che potrà essere donato per l’esposizione nella mostra permanente o, in alternativa, restituito dopo la digitalizzazione.
Il Centro sarà inaugurato alla fine di agosto 2023 in occasione della seconda edizione del Festival dedicato a Carlo Repetti e alla sua idea di raccontare come la storia sia una grande ruota in continuo movimento e come per questo i destini, delle persone ma anche dei popoli, tornino e ritornino.
http://www.giornale7.it/ (31/01/2023)
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