Una vasca di acqua termale antichissima, gratis. Rispetto a quando la prima vasca realizzata nel Duemila fu tristemente presa di mira dai vandali, questo piccolo santuario di acqua bianca ha ritrovato forza e vigore: è stata l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Pasquali a volere raddoppiare la “piscinetta” naturale dove sgorga l’acqua sulfurea. Però, mettono in guardia i nuovi cartelli del Comune, «questa non è una piscina». Si chiede quindi un atteggiamento consono, niente tuffi, niente azzardi pericolosi (le pietre restano scivolose), soprattutto niente abbandono dei rifiuti o sporcizia in acqua e nel bosco. Anche niente cani: «La sanzione va in questo caso da 50 a 400 euro in base al regolamento comunale».
L’intervento è costato al municipio 50mila euro ma ne valeva la pena. Si dice infatti che qui la temperatura si aggiri sui venti gradi, da una fonte a 1.500 metri sottoterra, già utilizzata dai romani per l’estrazione del sale. A vent’anni dalla prima costruzione di raccolta dell’acqua il restauro, curato da artigiani e costruttori di Perino. «Questa fonte tra l’altro credo sia probabilmente l’unica ancora davvero buona», aveva detto il sindaco in consiglio.
Chi la frequenta in zona anche per trovare ristoro da acciacchi e dolori alle ossa è convinto del resto sia proprio così.
(Articolo tratto dal N° 3 del 26/01/2023 del settimanale “La Trebbia”)
Related Posts