Dal recupero della vecchia canonica posta a ridosso della chiesa parrocchiale di Menconico, che si affaccia sulla piazzetta dove sorge il municipio, nascerà il museo del tartufo. Un progetto ambizioso che sta portando avanti l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Donato Bertorelli che in questo modo intende da una parte dare nuova vita alla canonica e dall’altra proporre un’attrattiva che possa essere di richiamo anche per i turisti. Il progetto di ristrutturazione dell’immobile e della realizzazione del museo prevede una spesa complessiva di 1 milione di euro.
L’amministrazione comunale ha presentato nei giorni scorsi la richiesta di finanziamento per il recupero della struttura posta nel capoluogo.
“In qualità di comune capofila – sottolinea il sindaco Bertorelli – con i comuni di Montalto Pavese e Val di Nizza stiamo cercando i fondi necessari per dare il via alle opere di sistemazione e recupero della vecchia canonica di Menconico attualmente ceduta in comodato d’uso al comune”. I tre comuni sono risultati i primi esclusi nell’elenco dei progetti finanziati dal Pnrr.
Menconico punta sul recupero della canonica, Montalto sulla ristrutturazione di una struttura comunale posta nel centro storico, mentre Val di Nizza sul rilancio di un immobile di pertinenza, posto a Sant’Albano.
“Se non riuscissimo ad ottenere i finanziamenti dal Pnrr – sottolinea il sindaco Bertorelli – andremo a bussare le porte ad altri enti sperando di ottenere i finanziamenti necessari, anche perchè la canonica ha più che mai bisogno di un intervento per metterla in sicurezza ed evitare problemi di staticità”.
Il progetto del museo, uno dei primi che verrebbe realizzato in Italia, precederebbe un percorso espositivo, la proiezione di slide sulla produzione e anche attività sensoriali attraverso percorsi che permetteranno di scoprire il gusto del tartufo bianco e nero. Il museo svolgerà poi attività didattica anche per le scolaresche. Il tutto senza dimenticare che nella zona collinare e montana dell’Oltrepo da secoli Menconico è una delle aree maggiormente vocate alla produzione di tartufo.
Alessandro Disperati
https://www.oltrepolombardo.com/ (19/01/2023)
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