Sette appuntamenti per scoprire da vicino la bellezza della montagna piacentina in inverno, avventurandosi in altrettanti percorsi di escursionismo appenninico mozzafiato ma accompagnati in totale sicurezza da guide esperte. E’ questo il programma escursionisti di “Orme sulla neve”, un progetto con la sezione piacentina della Federazione italiana di escursionismo, il Passo Penice e l’Alleanza Mobilità Dolce, e con il patrocinio di Unione Montana Valli Trebbia e Luretta e della città di Bobbio.
«La scelta del progetto è stata motivata dalla necessità sempre più consigliata a livello sociopsicologico di accostare le persone, in particolare i giovani, ad espressioni naturali per favorire una formazione più completa ed equilibrata della personalità spiegano Giuseppina Polidori e Pietro Nigelli, istruttori accompagnatori Escursionistici Nazionali – a iniziare dalla conoscenza dell’ambiente naturale e delle interazioni che in esso avvengono e dalla cultura della relazione umana specie-ambiente ritorneranno positivi aspetti educativi per l’essere umano e di salvaguardia per l’ambiente naturale».
«Scopo primario del progetto – sottolineano – è sicuramente la valorizzazione delle Terre Alte, dove il camminare possa divenire anche un conoscere, “un camminare SOS – Slower, Older, Smarter – insomma più lentamente, più vecchio, più intelligente».
«Slower, più lentamente, per meglio osservare i luoghi che attraverseremo al fine di comprenderne al meglio le rarità se non le unicità che offrono ed attraverso la conoscenza mantenerle vive nella memoria; Older, più vecchio, non certo legato all’età anagrafica di ognuno di noi ma perché percorreremo, quasi a ritroso nel tempo, antiche vie pedonali pregne di storia, leggenda, usi e costumi delle genti che furono e che sono le nostre radici; Smarter, più intelligente, per vivere il territorio e rilasciare su di esso valori aggiunti; per fermarsi a parlare con chi ancora oggi trova il coraggio di vivere sulla montagna, della montagna, per la montagna; per provare ed assaporare i profumi delle tipicità culinarie oppure pernottare in piccole locande tra i monti od ancora sostare alla “bella stella” davanti ad un fuoco ed ascoltare le “fole” dalla voce di un old timer del nostro Appennino. Sostanzialmente è un invito a scoprire luoghi incantevoli, immergendosi nelle bellezze ambientali e culturali di questi siti e, allo stesso tempo, divenire una concreta opportunità per le comunità locali ed i propri esercizi».
«Questo progetto – spiegano ancora – rappresenta altresì un’occasione per il turismo in ambito sportivo, quello legato alla ricerca del benessere psico-fisico, dove il camminare fa bene a tutte le età, al corpo ed anche alla mente, dove si cammina anche per stare in compagnia, socializzare, conoscere persone nuove e condividere insieme la scoperta di un viaggio. L’invito è non a seguirci e neppure a precederci ma a camminare fianco a fianco con noi trasformando il viaggio, lungo o breve che sia, in una meravigliosa “Avventura dietro l’angolo”».
Elenco delle escursioni:
Sabato 7 gennaio 2023
Durata: 4 ore
Passo Penice
Escursione crepuscolare tra abetaie e prateria di vetta
Difficoltà: E
Sviluppo: 8 km
Orari: 16.00 – 20.00
Domenica 8 gennaio 2023
Durata: 3 ore
Passo Penice
Le vecchie piste del Penice
Difficoltà: T
Sviluppo: 4 km
Orari: 9.30 – 12.30 / 13.00 – 16.00
Sabato 28 gennaio 2023
Durata: 3 ore
Passo Penice
Salita al monte Penice
Difficoltà: E
Sviluppo: 5 km
Orari: 9.30 – 12.30 / 13.00 – 16.00
Domenica 29 gennaio 2023
Durata: 3 ore
Passo Penice
Le vecchie piste del Penice
Difficoltà: T
Sviluppo: 4 km
Orari: 9.30 – 12.30 / 13.00 – 16.00
Sabato 4 febbraio 2023
Durata: 4 ore
Passo Penice
Escursione crepuscolare tra abetaie e prateria di vetta
Difficoltà: E
Sviluppo: 8 km
Orari: 16.00 – 20.00
Sabato 11 febbraio 2023
Durata: 3 ore
Passo Penice
Salita al monte Penice
Difficoltà: E
Sviluppo: 5 km
Orari: 9.30 – 12.30 / 13.00 – 16.00
Domenica 12 febbraio 2023
Durata: 3 ore
Passo Penice
Le vecchie piste del Penice
Difficoltà: T
Sviluppo: 4 km
Orari: 9.30 – 12.30 / 13.00 – 16.00
Legenda del grado di difficoltà:
T – turistica – adatta a tutti – dislivelli lievi – percorso elementare seppur avventuroso
E – escursionistica – sconsigliata ai bambini – necessità un minimo di allenamento – dislivelli accentuati
Cosa è la Mobilità Dolce
L’Appennino Trekking, associato alla Federazione Italiana Escursionismo ha fatto proprie le linee guida di A.Mo.Do. (Alleanza per la Mobilità Dolce) – si tratta di una rete che include 29 associazioni nazionali che si sono poste, come finalità, la promozione della mobilità dolce e l’incentivazione del turismo sostenibile; per farlo avvia e sostiene sperimentazioni nei territori, conduce indagini e pubblica report e sulla mobilità dolce.
Una espressione della mobilità dolce, che nel suo significato originale include esclusivamente gli spostamenti a piedi e con mezzi non motorizzati come la bicicletta, è l’escursionismo urbano e periurbano; un modo nuovo di camminare che si svolge in un ambiente urbano e limitrofo, piuttosto che esclusivamente nella natura.
Trattasi, di una soluzione che aiuta a decongestionare il traffico urbano e, attraverso isole pedonali e piste ciclabili, può valorizzare le città mentre, fuori dai contesti urbani, rappresenta un modo di viaggiare per raggiungere mete turistiche altrimenti inaccessibili utilizzando i percorsi pedestri siano essi sentieri, mulattiere, carraie e strade a traffico locale.
Durante una tale spedizione escursionistica, le persone possono esplorare punti di interesse intorno alla città, trovare posti nuovi e interessanti e fermarsi a mangiare nei ristoranti od agriturismi presenti sul territorio.
A seconda di come è organizzato il cammino, potrebbe essere necessaria solo un’ora oppure potrebbe occupare mezza o tutta la giornata.
Tante possono essere le motivazioni per attuare questo tipo di escursionismo.
I cittadini possono utilizzarle come un modo per conoscere i luoghi in cui vivono, poiché questi viaggi possono aiutare ad imparare la disposizione del terreno e la griglia delle strade; è anche un ottimo modo per imparare a orientarsi in relazione ai punti di riferimento locali e, quando il viaggio include un autoctono esperto, può essere un’introduzione a ottimi posti dove mangiare, parchi urbani nascosti e altri punti che di interesse.
Alcune persone scelgono di fare escursioni urbane perché non possono raggiungere le aree naturali, a causa della mancanza di tempo o di mezzi di trasporto o problemi correlati alla propria persona; piuttosto che non uscire affatto, questi individui riescono a muoversi nel proprio ambiente.
Nella sua evoluzione la mobilità dolce si è aperta a scenari più ampi ed orizzonti più spaziosi; si è dilatata nello spazio e nel tempo arrivando, oggi, a proporre uscite anche invernali tra valli, monti e borgate dove persistono e sopravvivono sapori e culture del passato remoto e recente.
Il programma è dedicato a quanti, esperti o neofiti, giovani od adulti, famiglie o singoli, vogliano assaporare, in tutta sicurezza, la magica bellezza delle Terre Alte piacentine d’inverno
https://www.ilpiacenza.it/ (02/01/2023)
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