“Per l’attenzione estetica dedicata alla valorizzazione del paesaggio viticolo di Langhe-Roero e Monferrato, attraverso un senso etico del lavoro, concretizzato nella cura del versante collinare Terre di Libarna Val Borbera, sito del comune di Cantalupo Ligure. Per l’importante contributo dato dalla costruzione di un paesaggio viticolo oggi riconosciuto come patrimonio dell’Umanità”.
Con questa motivazione, il versante di Costa Merlassino, con i suoi vigneti di Timorasso, è stato inserito tra i patrimoni dell’Unesco entrando così a far parte dei più bei versanti collinari viticoli dove i producono i pregiati vini Barolo del Barbaresco (Rabajà di Barbaresco), Roero (Valmaggiore di Vezza d’Alba), Moscato d’Asti (Sant’Antonio/Santa Libera di Canelli), Diano d’Alba (Sörì del Bric Majolica di Diano d’Alba), Nizza (Località Mandolone di Nizza Monferrato), Barbera d’Asti (Bricco delle Oche di Penango), Ruchè (Monterovere di Scurzolengo), Alta Langa (Cappelletto di Trezzo Tinella).
Le zone selezionate rappresentano la qualità eccezionale del paesaggio vitivinicolo piemontese e della sua profonda e viva cultura del vino e sono ubicate all’interno dei confini delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo. La cerimonia di premiazione si è svolta nell’ambito della 7ª edizione di Omaggio, “Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino“, nel Castello di Grinzane Cavour, sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour.
“La bellezza delle nostre colline è frutto del lavoro dei nostri viticoltori; sono loro gli artefici della bellezza del Paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato, che dal giugno 2014 l’UNESCO ha inserito tra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità. A loro va il nostro Omaggio e il primo dovuto e riconoscente applauso”.Afferma Luciano Bertello, collaboratore dell’Enoteca regionale piemontese Cavour, davanti ad una platea di sindaci e viticoltori premiati.
Tra i viticoltori premiati c’è Ezio Poggio dell’omonima cantina di Vignole Borbera, Roberto Grattone e Agata Marchesotti con il loro “Costa di Cesco“, il Timorasso dell’Azienda Battilana 1850.
“Il riconoscimento – dice Ezio Poggio – per noi rappresenta un grande motivo di orgoglio, per il lavoro sostenibile che facciamo tutti i giorni in vigna, per il progetto Timorasso! Per la bellezza della Val Borbera!”
Loredana Barison
http://www.giornale7.it/ (20/05/2022)
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