Dopo oltre dieci anni, potrebbe arrivare alla fine la vicenda riguardante le “villette” alle porte di Bobbio, che con la loro vendita avrebbero dovuto finanziare il rilancio delle terme. Il condizionale è d’obbligo, ma pare proprio dovranno essere demolite. Furono costruite, senza allacci ad alcuna rete fognaria o idrica, più di dieci anni fa, ma il progetto andava ancora più indietro nel tempo, ad almeno un decennio prima. Si tentò di metterci una pezza in vista di Expo 2015, si sognò lì un albergo diffuso: niente. Poi il fallimento della società costruttrice e la messa in vendita all’asta, più volte finita nel nulla.
A maggio 2021 acquisì definitivamente l’area Paolo Bellagamba, ex assessore comunale, che, appoggiato da un gruppo di bobbiesi, presentò un progetto condiviso con l’amministrazione comunale per realizzare al loro posto un campus scolastico.
Tutto è rimasto poi fermo, fino a venerdì sera, quando è arrivato, da parte del sindaco Roberto Pasquali, l’annuncio di un atto dell’ufficio tecnico, già notificato dagli agenti di polizia locale alla proprietà: “Non è stata effettuata la lottizzazione che era legata allo sviluppo delle terme, l’operazione non sta in piedi, e il 31 dicembre, secondo legge regionale, tutte le aree edificabili non convenzionate sono decadute. Si può recuperare l’esistente, ma non si possono fare nuovi insediamenti. È finita, vanno abbattute”, ha commentato il primo cittadino.
LA REPLICA DELLA PROPRIETÀ
La proprietà delle villette ha replicato con una nota ufficiale:
“Ad oggi, 6 febbraio 2022, la proprietà non ha ricevuto nessun provvedimento amministrativo. In ogni caso, ha già avvisato i professionisti tecnici e legali di fiducia, i quali valuteranno eventuali atti del Comune di Bobbio qualora notificatici. All’esito di tale analisi, la proprietà si riserva di intraprendere ogni opportuna azione legale in ogni competente sede, nessuna esclusa”.
https://www.liberta.it (06/02/2022)
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