Girello di manzo cotto tipo roastbeaf, torta di bietole e ricotta ravioli ripieni di patate, uova e parmigiano, ravioli con sfoglia al cacao ripieni di stracotto di manzo alla genovese e perché no il misto dì formaggi, miele e confetture locali? Sono solo alcuni dei piatti che dal prossimo primo marzo verranno proposti al servizio di refezione della scuola materna e delle elementari di Rovegno (si tratta di una ventina di alunni in tutto).
Perchè scolari e studenti avranno l’occasione di gustare piatti da un vero chef, con ingredienti a chilometro zero e al prezzo decisamente concorrenziale di zero euro.
Tutto merito di un iniziativa di Luca e Laura Pirrello, titolari della famosa Taverna della Val Trebbia”, locale gourmet che si trova nel paese di vallata. Per tre mesi abbondanti, dal primo marzo alla fine della scuola, prepareranno e distribuiranno gratuitamente il pasto scolastico. Via libera dell’ASL3 Lo faranno con tanto di via libera dalla ASL3, consegna dei piatti seguendo i protocolli igienici e quelli sanitari. I due, per la cronaca, non avrebbero voluto parlarne (-su questa cosa non volevamo farci pubblicità-), ma quando c’è di mezzo il sindaco Pinuccio Isola, grande comunicatore, tenere un segreto è impossibile.
Come ammette il primo cittadino: “Luca e Laura non sono solo bravi imprenditori, capaci di lasciare la città per investire qui da noi, ma anche persone di cuore e il minimo che si poteva fare é ringraziarli apertamente.” spiega Isola, che in un messaggio nella chat del paese ha svelato l’arcano.
Pirrello, praticamente costretto ad ammettere, racconta volentieri il senso dell’iniziativa: “Io, mia moglie e i miei figli siamo arrivati qui come foresti, ma ci siamo subito trovati in un clima di accoglienza. Il nostro lavoro è stato apprezzato, il nostro ristorante funziona nonostante la pandemia e noi siamo felici. Cosi ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di esprimere la nostra gratitudine nel modo che sappiamo fare meglio. Abbiamo chiesto e ottenuto tutti i permessi tempo fa ma solo ora abbiamo avuto il via libera. Siamo davvero contenti di sapere che i bambini di Rovegno per tre mesi potranno gustare i nostri piatti a chilometro zero. Alle famiglie, alla scuola, al Comune non chiediamo assolutamente nulla; anche il trasporto lo facciamo noi. Noi abbiamo avuto molto da questo paese, volevamo fare qualcosa in cambio. Tutto qui”.
Edoardo Meoli
(Articolo tratto da Il Secolo XIX del 04/02/2022)
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