Storia, cultura, ma anche collaborazione tra pubblico e privato: sono questi gli ingredienti che hanno permesso al Comune di Varzi, dopo la donazione al comune della Torre Mangini dei fratelli Francesco e Stefano Mazza Galanti ultimi eredi della storica famiglia Leveratto Mangini proprietaria da secoli della torre medievale, di procedere con il percorso di valorizzazione e restituzione alla cittadinanza dei gioielli del borgo di Varzi con il sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia ed un’azione di raccolta fondi tra le associazioni ed i cittadini per sostenere la realizzazione di questo intervento.
Un tassello importante, quello relativo alla valorizzazione della Torre di Porta Sottana riconosciuta di interesse culturale anche dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Comunitaria che ha destinato un contributo di oltre 20mila euro, che permette di dare continuità al percorso intrapreso dall’amministrazione comunale per rendere sempre più accessibili e fruibili a cittadini, viaggiatori e giovani i gioielli medievali del borgo di Varzi, recentemente insignito del titolo di Città ed entrato a far parte nel club nazionale de “I Borghi più belli d’Italia”.
“Desidero ringraziare – dichiara il sindaco di Varzi, Giovanni Palli – la Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia perché ha riconosciuto l’importante lavoro che, come amministrazione comunale insieme alle associazioni culturali del nostro comune, stiamo portando avanti in questi anni per valorizzare il borgo e rendere fruibili i tesori medievali del nostro territorio. Un’opportunità, quella della riqualificazione della Torre di Porta Sottana e del “Casone” nell’ambito del percorso storico esperienziale realizzato grazie alla Strategia Nazionale per le aree interne, che non sarebbe stata possibile senza la collaborazione ed un legame, prezioso per tutta la collettività, tra il Comune di Varzi e la Famiglia Mangini e gli eredi che ne portano avanti lo spirito ed i valori”.
E ancora: “Devo ringraziare – continua Palli – tutta la cittadinanza e le associazioni culturali per aver dimostrato, ancora una volta, la loro generosità ed il sostegno ad un percorso di valorizzazione del nostro borgo. Infatti, intorno al progetto di riapertura della Torre di Porta Sottana, ho registrato una partecipazione popolare molto attiva che, oltre alla raccolta di memorie ed idee progettuali, ha reso possibile la conclusione di una prima raccolta fondi tra le associazioni culturali ed i cittadini di Varzi con una partecipazione capillare ed economicamente considerevole in pochissimi giorni”.
Alessandro Disperati
https://www.oltrepolombardo.com/ (07/01/2022)
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