Il rifugio dell’Antola riaprirà durante le vacanze di Natale. «Dal 27 dicembre al 6 gennaio, su prenotazione», annunciano i due nuovi rifugisti, Davide Barbé e Linda Ghigino, vincitori del bando del CAI per la gestione del rifugio più rappresentativo delle montagne liguri. Il rifugio aveva interrotto la sua attività regolare con l’inizio della pandemia; nel frattempo la scadenza del contratto per la gestione e la rinuncia da parte dei due ex rifugisti ha obbligato il CAI – che si occupa della struttura di proprietà del Parco dell’Antola – a un nuovo bando.
Ora è giunto il momento di due giovani genovesi rientrati in Liguria a settembre, dopo un lungo girovagare. «Volevamo continuare a lavorare in mezzo alla natura», spiegano Davide e Linda, 25 anni entrambi, fidanzati sin da ragazzini. Di Molassana lui, di Marassi lei, cresciuti insieme nelle estati di vacanza nella zona di Torriglia, negli ultimi anni oltre a essersi laureati rispettivamente in ingegneria navale e lingue hanno girato il mondo, insieme e in solitaria: Australia, Indonesia, Malesia, Malawi, Grecia, Islanda, Costa Rica, Guatemala. «Abbiamo deciso di riavvicinarci a casa, ma ancora prima di rimettere piede a Genova ci è stato chiaro che avremmo avuto bisogno di un luogo in mezzo alla natura dove poter lavorare continuando a coltivare le nostre passioni».
Dopo le vacanze di Natale il rifugio farà attività nei weekend invernali, per cui sarà consigliata la prenotazione. «Vorremmo fare un aggiornamento meteo il giovedì da diffondere sui nostri canali social e sul sito», spiega Davide Barbè, che spera così di essere un punto di riferimento affidabile per camminatori, escursionisti e sci alpinisti. «Da aprile a settembre invece saremo sempre aperti, anche se è ancora da individuare quale sarà un eventuale giorno settimanale di chiusura in modo da aver tempo di scendere a valle per la spesa e ogni necessità». Il bando con cui hanno ottenuto la gestione del rifugio prevede «un’apertura della struttura più ampia e continuativa possibile», in particolare da maggio a settembre compresi «un minimo di 200 giorni pieni all’anno». L’affitto è più alto rispetto a quello precedente – è salito ora a circa seimila euro all’anno più Iva – ma con un riordino delle delle spese e delle competenze, anche alla luce del nuovo contratto tra il CAI e Parco che prevede un comodato d’uso decennale.
«Rifugi come questo sono luoghi naturali di aggregazione, ristoro, presidio di vetta e stazione di posta per l’accoglienza, la formazione e l’informazione naturalistica», spiega il presidente del Parco dell’Antola Giulio Oliveri, orgoglioso di questa struttura a 1460 metri di quota aperta dal 2007. «Il rifugio ritorna ad offrire un servizio completo agli escursionisti e a tutti coloro che vogliono visitare l’Antola», commenta il vice presidente della Regione Liguria con delega ai Parchi Alessandro Piana. «Siamo davvero felici di poter essere quassù», concludono Davide Barbé e Linda Ghigino. «Abbiamo voglia di metterci in gioco ancora una volta e offrire il nostro miglior servizio a tutti quelli che vivono intorno a queste montagne e a quelli che saranno pronti ad innamorarsene».
Massimiliano Salvo
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