133 milioni di euro per l’ammodernamento della Statale 45 non si possono lasciar scappare, servono alcuni miglioramenti di carattere tecnico ma il progetto di Anas deve essere realizzato, superando ad ogni costo i contrasti con la Soprintendenza.
Sono concordi i sindaci della Val Trebbia che nella mattinata di sabato 11 dicembre hanno incontrato i parlamentari piacentini nell’assemblea pubblica indetta alla Casa del Popolo di Rivergaro, convocata su iniziativa della commissione viabilità del Comune: a coordinare i lavori il presidente della commissione e consigliere di minoranza Gianpaolo Maloberti, il sindaco Andrea Albasi e il consigliere di maggioranza Gabriele Scagnelli. Un’iniziativa bipartisan che ha visto la partecipazione del senatore Pietro Pisani (Lega), e dei deputati Paola De Micheli (Pd) e Tommaso Foti (Fratelli d’Italia).
Sotto i riflettori il progetto definitivo approvato da Anas per il rifacimento del tratto Rivergaro-Cernusca, opera commissariata dall’allora Ministro Paola De Micheli, ma che è stato “bocciato” dalla Soprintendenza con una lettera inviata agli amministratori locali, contenente diversi rilievi. Il rischio è che i tempi del cantiere si allunghino per le modifiche che sarebbe necessario apportare al progetto. A quelle derivanti dai rilievi della Soprintendenza, potrebbero inoltre aggiungersi altre richieste di cambiamenti nelle osservazioni da presentare entro il 20 dicembre prossimo.
A spiegare il quadro il sindaco di Travo Lodovico Albasi che ha il mandato di trattare con Anas per conto degli altri amministratori locali: “Ho trascorso gli ultimi venti giorni – ha riferito – tra il commissario Aldo Castellari e la Soprintendenza che ha dato un giudizio negativo.
La strada per sbloccare la situazione è stata indicata da Paola De Micheli: “A questo punto o si trova un accomodamento tra il commissario dell’opera e la Soprintendenza, o è necessario privilegiare la sicurezza della strada”.
Pietro Pisani si è detto certo che la “nuova Statale 45 si farà”. “E’ una strada nata per congiungere Piacenza e Genova in sicurezza e quindi occorre lavorare insieme per ampliare il progetto di ammodernamento fino al confine ligure. E stimolare il commissario per rendere il progetto attuale immediatamente esecutivo”.
Un approccio più votato al dialogo quello di Tommaso Foti, che ha ricordato che “questo non è l’unico progetto sulla Statale 45”. “Credo sia importante – ha aggiunto – un incontro con Anas per superare alcune criticità, in vista della redazione del progetto esecutivo”.
Tra i sindaci intervenuti, il più battagliero è stato Roberto Pasquali di Bobbio: “Il tema Statale 45 è ormai ultra trentennale. Sono a favore delle rotatorie nella parte bassa della strada e sulla parte alta io partecipo solo ai comitati a favore. Siamo arrivati ad avere un progetto da 133 milioni di euro e noi siamo qui ancora a discutere? Non si possono buttare 133 milioni a beneficio di tutta la val Trebbia”. E poi di fronte a un’obiezione sulle rotonde inserite nel progetto: “Non voglio la strada più veloce, la voglio in sicurezza con le rotatorie e gli accessi a norma”.
Sulla stessa linea il sindaco di Coli Renato Torre: “Ricordiamo che sulla Statale 45 velocità non vuol dire sicurezza, questa è un’ occasione da non perdere e non mettiamo incagli al progetto”. Anche il primo cittadino di Rivergaro Andrea Albasi ha rimarcato come prioritaria la sicurezza nel tratto “dopo Bellaria e fino al confine con Travo, occorre unità di intenti”.
(Articolo tratto dal N° 41 del 16/12/2021 del settimanale “La Trebbia”)
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