Proprio nella settimana in cui si raccolgono firme per chiedere la ricostruzione del ponte di Barberino, la galleria è finita completamente al buio la sera 9 novembre e la Statale 45 è diventata ancora più insicura al confine tra Coli e Bobbio. Per fortuna, di sera, non c’erano turisti e ciclisti a rischiare la pelle: sono infatti soprattutto gli appassionati delle due ruote ad aver fatto partire una raccolta firme spontanea per sollecitare la ricostruzione del ponte crollato durante l’alluvione del 2015, stanchi di farsi il segno della croce per farsi strada tra auto che vanno veloce, rumori roboanti di accelerate, gas di scarico. Inizialmente la raccolta firme promossa da Francesco Marchionni di Turro, con l’appoggio di Velolento, e soprattutto Lele Acarna, doveva essere un’iniziativa a spot dimostrativa, con 50 firme raccolte tra i ciclisti in poche ore, da inviare a Regione, Prefettura, Comune di Bobbio; poi, però, dopo l’articolo pubblicato su Libertà nei giorni scorsi, sono stati allacciati contatti costruttivi con i canoisti, con Colombano Leoni in particolare, e la raccolta firme si è così allargata a macchia d’olio. Si può ancora firmare al Pd Cafè di piazza Duomo e al bar La Barricata di contrada dell’Ospedale, entrambi a Bobbio. In parallelo, sul portale Charge.org, è partita anche una raccolta firme online. Quasi cinquecento le adesioni già raccolte.
https://www.liberta.it/ (10/11/2021)
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