Via il 4 dicembre 2021 con chiusura il 19 aprile 2022, impianti in funzione tutti i fine settimana, ma se ci sarà la neve le piste da sci resteranno aperte per tutto il periodo natalizio (dal 24 dicembre al 9 gennaio) e un mese di fila dal 5 febbraio al 6 marzo.
Santo Stefano torna a scommettere sulla neve e lo fa con un calendario parecchio impegnativo. Del resto, dopo un anno di stop forzato, si punta molto sulla voglia degli sciatori amatoriali di rimettere gli sci ai piedi. Certo, un’annata come quella passata con neve dall’Immacolata fino ai primi di maggio è sembrata un’eccezione. Ma se già buona parte della stagione fosse coperta dalle nevicate si potrà mandare in archivio l’annata con un bilancio positivo. Comunque vada, intanto, quest’anno dovrebbe partire un parziale innevamento artificiale. L’anno scorso avrebbe dovuto esordire alla Cipolla un cannone mobile sparaneve. Quest’anno i cannoni saranno due: “Vedremo se e come utilizzarli – spiega Maurizio Viaggi della Sport, Turismo e Servizi, la società che gestisce la skiarea -. Di certo se la neve naturale non arriverà ci attrezzeremo, appena ci saranno le condizioni, per produrla artificialmente. In questo modo potremo garantire l’innevamento a pista baby e campo scuola alla Cipolla. Portare la neve artificiale sulle altre piste è più complicato per questioni di acqua. Ma Non sarebbe impossibile, ad esempio, coprire la pista che dal Bue scende e va alla Cipolla. Valuteremo comunque nel corso della stagione”.
Il calendario corposo si scontra con la crisi economica. I ristori ad esempio continuano a non arrivare. Nonostante questo, lo skipass giornaliero dovrebbe essere confermato (come accade da molti anni) a 20 euro. Il condizionale, però, è d’obbligo a causa di una novità su cui si attendono ancora certezze:”Potrebbe diventare obbligatorio l’obbligo dell’assicurazione per tutti gli sciatori in caso di incidenti anche non dipendenti dalla manutenzione delle piste della skiarea – spiega Viaggi -. In questo caso il prezzo dello skipass dovrà essere ritoccato anche se solo di pochi euro. Ci stiamo guardando attorno, comunque, per evitare questa ipotesi”.
Intanto tutte le verifiche tecniche su piste e impianti sono state fatte. Per quello che riguarda le strutture, la prossima stagione sarà la prima per il rifugio sul monte Bue con il ristorante e le camerate nelle quali alloggiare:”Il rifugio sarà aperto tutte le domeniche sicuramente – dice Viaggi -. Sulla base dell’andamento della stagione, tuttavia, sarà possibile anche prevedere aperture in altri giorni”. Va da sé che se la neve naturale dovesse latitare, i giorni di apertura si ridurrebbero. Ma in valle si confida in una stagione che possa assomigliare molto a quella passata.
Italo Vallebella
Articolo tratto da https://www.ilsecoloxix.it/ (25/10/2021)
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