Shamrock è il nome di un trifoglio irlandese. I suoi petali hanno la forma dei sentieri e dei percorsi che il geologo piacentino Riccardo Mozzi ha studiato e costruito. Il risultato di questa ricerca è raccolto in un libro, edito da Editoriale Libertà, intitolato “Shamrock. Petali irlandesi in Val Trebbia. Itinerari escursionistici intorno a Bobbio”, che è possibile trovare in edicola.
L’idea è quella di immergersi nella Valtrebbia attraverso la riscoperta di antichi sentieri, delle vie di pellegrinaggio, dei luoghi storici, delle mulattiere e delle strade di antico commercio attraverso i racconti di Mozzi che insieme ad Anna Magistretti si è occupata anche del tracciamento dei sentieri: geologo ed esperto ambientale, Mozzi si occupa da tempo della protezione dell’ambiente, del paesaggio e della valorizzazione del territorio.
Questo suo libro è un modo per andare alla scoperta di una valle attraverso i borghi e i sentieri storici, i guadi, le vie rurali e contadine: «Si tratta della prima pubblicazione di sentieri nella zona di Bobbio, il borgo più rinomato della Valtrebbia – si legge nella nota che l’autore indirizza ai lettori – e se questo sguardo distaccato fosse accompagnato da quel giusto senso di curiosità, potreste scoprire la storia millenaria di questa zona con la sua tipicità paesaggistica, percorrendo le antiche vie di pellegrinaggio e commercio o più semplicemente le vie rurali e contadine, che hanno contraddistinto questi luoghi. Non sareste sicuramente i primi a godere dello spettacolo di questa zona peregrinando per sentieri, boschi e guadi».
«Queste antiche vie sono inutilizzate, dimenticate dal tempo che scorre e non più manutenute – fa notare ancora l’autore – i presidi contadini e rurali sono venuti meno nel tempo e con essi i sentieri sono stati dismessi. Torniamo a curare insieme questo lembo di terra: la terra che calpestiamo».
Per farlo ecco dunque una guida che intende valorizzare il territorio della media e alta Valtrebbia, un’area nevralgica e di grande importanza storica che si caratterizza anche per la presenza di vie e cammini come la Romea, la Via del Sale e quella degli Abati.
(Articolo tratto dal N° 32 del 07/10/2021 del settimanale “La Trebbia”)
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