Alessandro Ballerini
Raccolta di detti, curiosità, meridiane, PROVERBI dei 48 comuni della terra piacentina
Edizioni L.I.R. (2016)
392 pagine
Copertina flessibile
Gli argomenti sono i più vari: gli eventi meteorologici, l’inevitabile trascorrere del tempo, osservazioni sagaci, pillole di saggezza, superstizioni, pregiudizi, audaci sottintesi, constatazioni di sano buonsenso, la condanna dei vizi e l’esaltazione delle virtù,ma anche frecciate più o meno pungenti indirizzate alle frazioni vicine, in nome di vivaci sentimenti campanilistici. Nell’ultimo libro di Alessandro Ballerini, “Proverbi dei 48 Comuni della Terra piacentina. Raccolta di detti, curiosità, meridiane”, edito da Lir, è ancora una volta l’anima più popolare del nostro territorio che si palesa, portata in luce da colui che, in questo caso, preferisce definirsi “un ricercatore curioso, un raccoglitore, più che un autore. Non ho infatti inventato niente. Mi sono limitato – spiega Ballerini – ad attingere ai tantissimi faldoni accumulati nel corso degli anni e dove ho annotato quanto sentivo dire in giro. Avendo frequentato per lavoro per 45 anni pressoché tutti i Comuni della provincia, ho materiale relativo ad ognuno di loro”.
Nelle pagine, suddivise per Comune, si incrociano pure proverbi di cui sono note le versioni in italiano o in dialetti di altre regioni. “Si tratta di espressioni di una cultura popolare che non cambia di luogo in luogo, pur avendo ciascuno le proprie peculiarità” osserva Ballerini.
Ci sono detti e proverbi direttamente collegati a precisi fatti o a figure del passato, che le note dell’autore aiutano a col locare nel contesto. Certi attributi – come as (asini), magna crosta, magna ratti, magna vessa, biancaria, canta gai, taia boschi o fasulèin -venivano invece affibbiati a intere comunità, con intenti più o meno canzonatori. Numerose le associazioni culinarie, che celebrano le specialità gastronomiche.
Per Bobbio Ballerini ricorda una “meridiana” nell’antica casa degli Olmi che in lingua spagnola recitava: Es mas tarde che non crese (è così tardi che non si può immaginare) e ancora Ruil ora (il tempo vola) nella casa Piccinini alla Gorra di Santa Maria. Per quanto riguarda i proverbi Ballerini ne elenca circa un’ottantina che varrebbe la pena di leggere uno per uno. Ne citiamo alcuni: Va ensa furca, Ess on ciambarlan, Ma va par gurin, U fa da luc per pagà mia dazi… e via cantando.
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