Paolo Emilio Taviani
Pittaluga racconta
Romanzo di fatti veri
1999 – Società Editrice Il Mulino
Dal luglio 1943 fino alla vittoriosa insurrezione del 23-26 aprile 1945 – unico caso in cui un intero corpo d’armata germanico si sia arreso ai partigiani – Paolo Emilio Taviani (nome di battaglia Riccardo Pittaluga) ebbe contatti con i massimi esponenti dell’antifascismo clandestino, da De Gasperi a Parri, da Pertini a Cadorna, Longo, Spataro, Gronchi, Miglioli, Bruni, Mattei, Duccio Galimberti, Martini Mauri, Cefis, Marcora, nonché con le missioni alleate e i maquis francesi. Tuttavia questo libro non parla di alta politica: sono cronache, episodi di cui Pittaluga fu testimone o che sentì raccontare a caldo, in quei giorni; istantanee di persone comuni illuminate per un attimo, messe alla prova dalla storia. Sono immagini che egli fissò in una sequenza di pagine vive e coinvolgenti, nel giugno e nel luglio del 1945. E come tali vengono pubblicate, in un’unica narrazione che altro non si saprebbe definire se non, appunto, «romanzo di fatti veri».
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