Alessandro Rossolini
Come foglie nel vento
2009, Edizioni Pontegobbo – Collana: I girasoli – Storie nella Storia
ISBN: 88-86754-97-2
60 pagine
Prezzo: 10,00 euro
Come foglie nel vento è il libro di esordio di Alessandro Rossolini, operaio piacentino che nel tempo libero si diletta di scrittura e che ci ha regalato una vera e propria delizia storico-narrativa. Vincendo, tra l’altro, il Premio “Libertà” al Concorso Città di Bobbio 2009.
Come foglie nel vento, infatti, è un libro di storie, storie della Resistenza italiana che molti di noi hanno ascoltato dalle voci dei propri nonni, storie che hanno segnato il destino e le speranze del nostro paese.
Il libro, leggero e profondo al tempo stesso, veloce e scorrevole ma toccante e vibrante, ti entra dentro. Dal primo momento che lo apri e posi gli occhi sulle sue pagine, cominci a scorrere le sue righe sentiendo una vibrazione che ti attraversa e ti scorre nell’animo. Perché Come foglie nel vento racconta le storie dei Partigiani della Valtrebbia durante gli ultimi due anni di guerra. Siamo in piena Repubblica di Salò, ed il territorio piacentino è percorso dagli ultimi echi dell’occupazione nazi-fascista. Gli uomini della Resistenza sono stanchi, i loro visi, i loro animi ed i loro colpi solcati dalle ferite e dalle cicatrici di anni di guerriglia, di battaglie, di esilio, di dolore. Ma il loro sogno, il sogno di consegnare ai loro figli una Italia libera e democratica, in cui le persone possano vivere dell’amore per una terra meravigliosa, li tiene ancora in piedi. Li spinge a lottare, a non piegarsi alla tirannia e alla disperazione, perché il sogno di una Italia migliore è più forte dell’oppressione.
Come foglie nel vento ci racconta tutto questo. Le vicende, gli atti eroici, il coraggio e la nobiltà d’animo di un gruppo di Partigiani della Valtrebbia, attraverso sei capitoli che si intrecciano e si sviluppano nel biennio temporale 1944-1945. Lo consigliamo vivamente: è un libro per gli anziani, per far capire loro che ciò che hanno vissuto deve essere ricordato; è un libro per i giovani, perché capiscano le lacrime ed il sangue che hanno costruito un paese libero. Un libro quanto mai attuale, ora, che il sogno ed il sacrificio di quei Partigiani viene profondamente offeso da Istituzioni corrotte e corruttrici. Un libro che, a nostro avviso, potrebbe essere la base per un romanzo di più ampio respiro. Ci sono tutte le premesse: una storia emozionante, un autore dalla prosa elegante e toccante.
Questa la quarta di copertina:
“Tra le colline della Valtrebbia, negli anni, rimasti come pieghe nella memoria di pochi, in cui gli Sten spaccavano la notte, il passo veloce rompeva il silenzio dei boschi e le granate dilaniavano la terra, figli di questa meravigliosa valle, scaraventati come foglie nel vento, si opposero alla tirannia nazi-fascista. Ribelli, sognatori, ragazzi che non volevano piegare la testa, uniti dal desiderio di vedere la loro patria finalmente libera, lasciarono le loro case e le poche certezze che avevano e scelsero la strada dei monti per cercare il riscatto d’Italia.
Dal loro sacrificio nascono queste storie.”
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