Famiglia: Labiate
Altri nomi della Santoreggia :
Descrizione:
Erbacea annuale cespitosa con radice a fittone e fusto (30 cm) ricco di rami ascendenti e quadrangolari. Ha foglie opposte, strette, lanceolate, di colore verde chiaro coperte da leggera peluria.
In estate compaiono piccoli fiori bianchi o rosa, disposti in glomeruli all’ascella delle foglie.
Dove si trova:
Allo stato selvatico è presente nelle regioni centrosettentrionali, in pianura e alta collina. Spesso viene coltivata negli orti come pianta aromatica.
Parti utilizzate:
Le foglie e le infiorescenze
Tempo di raccolta e conservazione:
Le cime fiorite della santoreggia annuale vanno raccolte in piena fioritura e fatte seccare all’ombra per usarle in inverno. Le foglie della santoreggia montana possono essere colte in ogni periodo secondo le necessità, ma le loro proprietà sono all’apice poco prima della fioritura. Si essicca in mazzi appesi in luoghi ventilati e ombrosi.
Come si coltiva:
Principi attivi:
Proprietà:
Tonica, disinfettante, carminativa; l’infuso è leggermente euforizzante; stimola le funzioni fisiche e celebrali.
Nel cibo e l’infuso per verminosi, stanchezza, digestioni difficili, infiammazioni intestinali, bronchiti, stanchezza generale, diarrea.
Compresse di infuso con la salvia per combattere le rughe; decotto aggiunto all’acqua del bagno per purificare e tonificare la pelle, insieme con salvia, verbena odorosa e rosmarino per un effetto afrodisiaco.
L’olio essenziale viene utilizzato in profumeria.
Preparazione e uso:
Infuso di santoreggia
Ponete in infusione 4 g di santoreggia (parte aerea) in 1 l d’acqua.
Fate sciacqui e gargarismi contro il mal di gola.
E’ ottimo anche per le mucose boccali ulcerate.
Infuso
Ponete 30 g di sommità fiorite di santoreggia essiccate e sminuzzate 1 litro d’acqua bollente, lasciando riposare per 20 minuti. Dolcificate con zucchero e filtrate con cura.
Notizie e curiosità:
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La Santoreggia in cucina:
Aromatica caratterizzata da sapore pungente, quasi piccante, molto simile a quello del timo. Si lega a legumi, carni bianche, uova, verdure crude e cotte che, tra l’altro, rende più digeribili.
Viene usata anche per aromatizzare liquori.
Ricette:
- Burro alle erbe fini
- Focaccia alla santoreggia
- Funghi in salsa alla santoreggia
- Lavanda sul barbecue
- Panzanella
- Panzanella
- Ricotta agli aromi
- Risotto ai funghi e santoreggia
- Uova sode con ripieno di erbe
AVVERTENZA
Come la maggior parte delle piante aromatiche, è caratterizzata da un olio essenziale particolarmente attivo. Come rimedio va quindi somministrata sotto controllo medico, rispettando scrupolosamente le dosi.
Attenzione!1) Tutte le notizie riportate in questa sezione hanno solo uno scopo informativo. In nessun caso si vuole indurre ad auto-diagnosi o auto-terapia, questo può essere molto pericoloso. Solo un medico può effettuare diagnosi o terapia, per problemi di ordine sanitario rivolgersi al consiglio di un medico.
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