Dalla sola Torriglia due strade si stanno costruendo: una che condurrà alla vicina borgata di Marzano ed una ben più importante, che, valicando a oltre 11 centinaia di metri la costiera che è fra il Laccio e la Pentemina, metterà capo a Pentema.
A proposito di questa strada ripeterò ora press’a poco quello che già scrivevo nel Cittadino del 1890:
« Per quanto è disposto dalla legge sulle strade comunali obbligatorie, quel villaggio, che possiede una popolazione di ben 800 anime ha diritto ad una strada carrozzabile. Non io certamente sarei stato partigiano di una strada che, varcando alla grande altezza di quasi 1200 metri sul mare la Serra, montagna che s’interpone tra il Laccio e la Pentemina, unisse Torriglia a Pentema, la quale strada, avendo da sollevarsi di 400 metri circa sopra Torriglia e di oltre 300 su Pentema, dovrà svolgersi in troppi giri, onde sarà quasi raddoppiata la breve distanza, ed, inoltre per la posizione alta ed esposta alle intemperie, essa non potrà conservarsi se non con eccessivo dispendio e non sarà praticabile per buona parte del verno; mentre il corso naturale di una strada per accedere a Pentema sarebbe stato da Montoggio su pel Torrente Pentemina, dove la strada sarebbe stata nell’inverno posta al riparo, e dove si sarebbe dovuto superare invece di un dislivello di 750 metri, come, fra salita e discesa della Serra, havvi da Pentema a Torriglia, un dislivello di soli 400 metri, il che non avrebbe costretto la strada a fare il benché menomo zig-zag.
« Ma, data la legge vigente, che vuole che la prima strada carrozzabile che può reclamare una borgata sia quella di congiunzione al proprio capoluogo di comune, data l’assurda unione di Pentema al comune di Torriglia anziché a quello di Montaggio, come la sua topografia richiederebbe, non resta che a far plauso all’egregio curato e a tutti coloro che, arditamente lottando, e, offrendo denari, aree e fatiche, ottennero venisse decretata e principiata la strada da Torriglia a Pentema, anziché a questi altri i quali e apertamente e sotto mano cercano impedire si proseguano i lavori, non essendo costoro in buona fede, quando promettono, in cambio della strada da Torriglia, una strada da Montoggio; perchè, dato e non concesso che questa per la prima fosse stata legalmente possibile, bisognava farne decretare la costruzione, avanti che fosse decretata ed appaltata quella da Torriglia, la quale ora, e in ossequio alla legge e in ossequio allo stipulato contratto d’appalto, non deve e non può tollerare ulteriore ritardo. »
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