Ozzola (681 mt.) si trova sul versante della Val d’Aveto, conteso nel Medioevo fra i Malaspina e il comune di Piacenza, tra i Nicelli e i Balbi, difeso da un avamposto situato in corrispondenza del cimitero. Dell’XI secolo la chiesa di S. Antonino, ricostruita nel 1579, decorata internamente da affreschi barocchi del cremonese Pietro Stradivari.
(Fonte: Guida turistica “Piacenza e la sua provincia” di Leonardo Cafferini)
Torre di Ozzola
Struttura autonoma a pianta quadrata, posizionata al centro di un pianoro sovrastante i nuclei sparsi dell’abitato di Ozzola, la Torre permette di godere di un’ampia visuale a monte sullo spartiacque tra Aveto e Trebbia, mentre il controllo sul corso del Trebbia verso valle è affidato alla rocca di Brugnello, con la quale la torre è in contatto visivo. L’epoca della costruzione è incerta, anche se con tutta probabilità è da inquadrare tra gli impianti difensivi eretti dalla famiglia locale dei Brugnatelli, discendenti secondo la tradizione da un capoclan franco noto col nome di Breno. Intorno al X secolo, i Brugnatelli furono infeudati di tutta l’area circostante, all’incirca il territorio oggi facente parte del Comune di Corte Brugnatella, e fortificarono la rocca di Brugnello (che si ritiene fosse sede di un castellaro ligure già in epoca preromana). Nei secoli successivi, il feudo venne frammentato tra i Brugnatelli, i Malaspina, i Visconti di Milano e i Dal Verme, fino a venire inquadrato nei domini del Regno di Sardegna nel 1743. Nel 1801 l’intero comprensorio entrò a far parte dei territori occupati dalla Francia Napoleonica, per poi tornare al Regno di Sardegna nel 1815 con il Congresso di Vienna.
(Fonte: Giacomo Turco)
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