Faraneto (847 mt.). L’origine longobarda è indicata dal toponimo che fa riferimento al termine Fara, nucleo di comando di un arimanno. Nel XIII secolo fu costruito un castello per volere del ghibellino Montanaro I Grassi: nel XVI secolo Antonio Francesco Grassi lo trasformò in residenza signorile adornandolo con decori architettonici in pietra arenaria. Nel XVII secolo fu aggiunto l’oratorio impreziosito da affreschi e stucchi barocchi. Attualmente il castello è di proprietà privata.
(Fonte: Guida turistica “Piacenza e la sua provincia” di Leonardo Cafferini)
Gli appunti di toponomastica del Notiziario bobbiese
In dialetto bobbiese Faranèid – Il toponimo contenente la voce fara di derivazione longobarda si rapporta con il germanico faran, andare (con mezzi di trasporto). Attestata in fonti latine dell’a. 569 e poi nell’Editto di Rotari, significa dapprima “spedizione militare” con una annotazione accessoria di tipo genealogica, cioè una spedizione che include anche i consanguinei e le masserie; successivamente “insediamento con scopi militari di Longobardi, quindi piccolo nucleo demografico e fondiario i longobardi si sono trasformati in agricoltori. Con quest’ultimo significato si trova riflesso dando origine a nomi locali di insediamenti longobardi. Attualmente può indicare “famiglia immigrata”, “piccolo podere”, “villaggio”. (Pfister 1982, 119-22)
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