A Croce (593 mt.) si trova l’oratorio di San Rocco del XIX secolo e il castello, documentato nel 1157 in una bolla di Papa Adriano IV, che insieme a quello di Ca Trebbiasca, controllava l’antico Caminus Genue con un punto di pedaggio. Infeudato nel 1164 da Federico Barbarossa ai Malaspina, passato ai Fieschi e in seguito ai Doria fino al 1750; di esso rimangono solamente i ruderi.
(Fonte: Guida turistica “Piacenza e la sua provincia” di Leonardo Cafferini)
Presso il castello di Croce, il 17 ottobre dell’anno 1200, venne stipulata l’alleanza tra Milanesi e Piacentini con i marchesi Malaspina, contro i Pavesi e i Parmensi; all’alleanza aderirono anche i De Mileto, futuri feudatari dell’Alta Val d’Aveto. Nella villa di Croce, il 13 giugno 1313, alcuni mercanti cremonesi e un bergamasco vennero trattenuti dal marchese Moruello Malaspina, feudatario del posto. Ma in seguito, Moruccio da Giovagallo, familiare di Moruello, diede loro protezione fino alla terra di Ruscha (Montebruno), appartenente ai conti Fieschi, familiari di Alagia, moglie del Marchese.
Il castello, sul finire del XV secolo, venne venduto da Comba Malaspina di Mulazzo al conte Gian Luigi Fieschi, per il prezzo di lire 5.500.
(Fonte: “Le antiche mulattiere” di Guido Ferretti)
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