Confiente (352 mt.). Nucleo nei pressi della S.S. 45, alla confluenza tra il fiume Trebbia e il torrente Aveto come indica il nome latino Confluentiam, documentato nel IX secolo. Attraversando gli stretti vicoli, alla fine della camminata, si giunge alla fonte di acqua salsoiodica, nota per le benefiche proprietà.
(Fonte: Guida turistica “Piacenza e la sua provincia” di Leonardo Cafferini)
Confiente, nonostante sia un borgo di modeste dimensioni, occupa una posizione importante, costruito com’è sulla sponda sinistra della Trebbia a poca distanza dalla confluenza con l’Aveto; il toponimo deriva, appunto, dal latino ad confluentiam. L’importanza del sito sta nel fatto che il punto d’incontro tra i due fiumi ha rappresentato nei secoli il confine naturale tra entità politiche diverse e spesso in cattivi rapporti tra loro, e pertanto i guadi lungo i fiumi erano frequentemente oggetto di contese in quanto punti di passaggio obbligati per le vie commerciali tra pianura e mare, attraverso l’Appennino. L’esistenza di una cella monastica. dipendente dal Monastero di San Colombano a Bobbio è attestata almeno dal IX Secolo, e si ritiene che il palazzo inquadrato nella foto, con l’ampio porticato al piano terreno, ospitasse in origine proprio la comunità monastica locale.
Fonte: Giacomo Turco
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