Castello di Borgonovo Val Tidone

Dove si trova

Il castello di Borgonovo Val Tidone è una fortificazione dell’omonimo paese in provincia di Piacenza.
Situato nel centro dell’abitato che si trova in una zona di pianura nella bassa val Tidone, sul percorso della ex Strada statale 412 della Val Tidone.

Il castello

Nell’attuale complesso, costruito interamente in mattoni, si distinguono chiaramente la fortezza ed il recetto Questi edifici assieme alla chiesa e all’hospitale dei pellegrini formavano un tempo il Borgo di Calendasco. Il corpo della fortezza ha elementi tipici dei castelli padani trecenteschi, quali il motivo a denti di sega accostato al coronamento a finestrelle con archi ribassati. Sono ancora visibili il profondo fossato, l’ingresso, un tempo dotato di ponte levatoio come si vede dagli incassi del rivellino, e la pusterla, o piccola porta, ad accesso levatoio. A sud è una torre semicircolare molto più alta rispetto al resto dell’edificio; l’ala di nord-est, dotata di scarpa e dall’ aspetto rustico e privo di omogeneità, risale ad epoca successiva. L’androne, coperto da volta a crociera decorata con affreschi cinquecenteschi, immette nel cortile dove é visibile un portico a tre fornici. Il recetto, un corpo rustico con finestrelle ad arco scemo e motivo decorativo a denti di sega, è all’esterno del fossato, presso il battiponte.

Cenni storici

L’oppidum Borgonuovo fu fondato nel 1196 dal Comune di Piacenza per difendere il confine occidentale dei suoi territori, dotato di rocca, torri e cinta muraria con scarpata e ingressi fortificati.
I pavesi, però approfittarono del momento in cui i Piacentini erano impegnati a difendere Borgo San Donnino, e conquistarono Borgonovo con facilità, saccheggiandola e distruggendola prima di abbandonarla. Nel 1237, gli stessi piacentini, per evitare che venisse usato contro di loro da Federico II, bruciarono e distrussero il castello, che nel 1267 e nel 1270 subì altre due devastazioni ad opera di Ubertino Landi. Nel 1321 Galeazzo Visconti entrò in possesso di Borgonovo, ma nella ribellione ai Visconti del 1372 il borgo passò dalla parte del papa, per tornare più tardi ancora sotto il dominio visconteo. Nel primo decennio del Quattrocento Borgonovo apparteneva agli Arcelli, assieme a quasi l’intera Val Tidone; nel 1411, alla morte di Leonardo Arcelli, nemico dei Visconti, furono gli Arcelli da Fontana ad avere da Filippo Maria Visconti il titolo di conti di Borgonovo, che nel 1438 fu inclusa nel marchesato di Niccolò Piccinino fino all’arrivo degli Sforza, nel 1450. Dal 1679 al 1691 il castello fu della Camera Ducale Farnesiana, poi divenne proprietà dei marchesi Zandemaria che lo trasformarono in dimora signorile e lo destinarono a pinacoteca con opere di illustri maestri come Correggio, il Guercino ed Andrea Del Sarto. Risale al 1875 l’atto di vendita al comune per la cifra di lire 80.000. Tale destinazione fu mantenuta fino al 1875, quando le opere furono vendute a collezionisti, ed il castello fu ceduto al comune che ne ha fatto la propria sede.

Informazioni turistiche

L’edificio, sede del comune, è visitabile tutti i giorni esternamente ed internamente nei giorni di apertura del municipio.

Fonti

it.wikipedia.orgwww.emiliaromagna.beniculturali.itwunnish.altervista.org
Foto di Andrea Solari – Marco Cassola – (www.preboggion.it) – www.emiliaromagna.beniculturali.itwunnish.altervista.org

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