Segnavia F.I.E. giallo | |
Dislivello in salita | 600 m |
Durata media | 5 h |
Difficoltà | Media |
L’itinerario inizia dalla piazza di Fontanigorda (805 m). A lato della chiesa, una carrareccia si dirige verso est, e attraversato un parco giochi e costeggiato il campo di calcio, inizia a salire attraversando alcune zone ancora coltivate (segnavia Fie “anello giallo”).
Dopo un tornante, al termine di un tratto più ripido, si lascia la carrareccia in prossimità di una presa dell’acquedotto e, sempre seguendo il segnavia, si attraversa il torrente e si sale lungo il fianco nord del Monte Castel del Fante, localmente detto “Ripa” per la sua forma dirupata.
Dopo una serie di strappetti il sentiero giunge al passo del Fante, dove si incontrano la mulattiera di crinale e il sentiero che arriva da Rezzoaglio, in Val d’Aveto.
Si segue la mulattiera verso nord, e in breve si giunge al passo del Gifarco, ai piedi della piccola ma ardita vetta che si può raggiungere con una breve deviazione.
La mulattiera costeggia ora il versante sud est del Roccabruna e in breve si incontra il bivio da cui si stacca il sentierino che si inerpica sino in vetta tra radure e boscaglia. Bellissima la vista sulla conca di Fontanigorda.
Ritornati alla mulattiera, si prosegue sempre verso nord est, con segnavia “bollo pieno giallo”, sino all’evidente passo di Esola.
Dal passo si prende la mulattiera che scende verso ovest con il segnavia “croce gialla”, sino al paese.
Perso rapidamente dislivello, si costeggia la piccola conca acquitrinosa del lago Margotto fino a raggiungere la carrareccia già percorsa in salita, lungo la quale si ritorna a Fontanigorda.
Con innevamento adeguato, il percorso si presta all’uso delle racchette da neve.
(Itinerario a cura della Sezione ligure del Cai, Galleria Mozzini 7, Genova.)
(La fotografia di Fontanigorda è di Bruno Ravera – Drone Genova)
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