Dislivello: 1000 m | ||||
Ciclabilità: 92% | ||||
Asfalto: 11% | ||||
Percorso:
Il valico è raggiungibile con la strada che da Gorreto sale a Suzzi (itinerario 14). Dal passo della Maddalena torniamo indietro verso Gorreto. Dopo 70 metri lasciamo la strada e prendiamo il sentiero che sale a sinistra (segnavia CAI e FIE , quest’ultimo ci accompagnerà fin quasi alla fine). La salita non è ciclabile e si svolge al confine tra bosco e pascolo. Con una breve discesa raggiungiamo una sella (km 0,7) dove prendiamo il sentiero che sale a sinistra. Attraversiamo il pascolo e qualche macchia di faggi raggiungendo il punto più elevato (km 1). Il sentiero scende leggermente e prosegue quasi in piano. Ad un incrocio seguiamo il sentiero più a destra (; il sentiero a sinistra si ricongiunge ma comporta un maggiore dislivello). Dopo la congiunzione il sentiero scende ripido e raggiunge una spalla dove svoltiamo nettamente a destra (km 1,5). Scendiamo ripidamente con un paio di tornanti e qualche tratto dissestato. Al termine della parte più ripida il sentiero prosegue con un traverso. Una breve salita ci porta ad un valico (km 2,2). Scendiamo a destra su largo sentiero raggiungendo un’edicola sacra ed un bivio (km 2,8). Lasciamo a sinistra il sentiero che va al monte Alfeo (dista circa 3/4 d’ora da qui) e scendiamo a destra sul tracciato che si allarga a mulattiera. Percorriamo qualche tratto molto ripido, attraversiamo un cancello ed entriamo in Bertone passando sotto ad un voltino (km 4,4). Incontriamo subito un bivio dove saliamo a sinistra lasciando a destra le stradine che scendono alla chiesa. Dopo qualche metro in salita scendiamo ad una piazzetta dove arrivano le auto. Seguiamo la strada che scende e la lasciamo dopo pochi metri per andare a sinistra in un sentiero erboso (km 4,5). Il sentiero è bello e pulito e scende ad un bivio (km 4,7) dove dobbiamo prendere il sentiero a destra. Siamo su un sentierino invaso dalla vegetazione ed abbiamo modo di apprezzare le differenze tra le spine della rosa canina e quelle del rovo, ma non mancano le ortiche. Ci facciamo strada fino al bosco dove il percorso torna pulito. La mulattiera non è pericolosa, ma richiede attenzione perchè è costantemente sopraelevata ed anche una caduta da un paio di metri può essere dannosa, inoltre vi sono parecchie pietre franate dal muro di contenimento a monte. Dopo un tratto con erba ed arbusti la mulattiera percorre una cengia attraversando la parete della montagna e scende ad un incrocio (km 6,9). Lasciamo a sinistra il sentiero 113 per Campi e proseguiamo la discesa a destra. Raggiungiamo un traliccio (km 7,6) dove lasciamo il sentiero segnalato e seguiamo a sinistra la mulattiera. Scendiamo con qualche tratto ripido ed usciamo su una stradina asfaltata (km 8) che, seguita a destra, ci porta a Gorreto (km 8,9). |
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Osservazioni: Discesa impegnativa ma quasi interamente ciclabile. La bassa ciclabilità è dovuta alla salita iniziale. |
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Itinerario aggiornato a: Giugno 2007 | ||||
Immagini:
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Itinerario e immagini gentilmente concesse da: www.liguriabike.it
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