Segnavia F.I.E. giallo | |
Dislivello in salita | 750 m |
Durata media | 2-2,30 h |
Difficoltà | Impegnativa |
Presso le Capanne di Carrega si imbocca una carrareccia che sale verso nord lungo la dorsale coperta di faggi (segnavia: due rombi gialli pieni – due cerchi gialli pieni).
Giunti su una piatta sella erbosa a quota 1450 si prende a destra un sentiero segnalato con due triangoli gialli pieni, che scende brevemente e poi taglia quasi in piano sul lato della Val Terenzone (Trebbia) fra boschetti e panoramiche zone prative.
Con qualche tratto in salita si raggiunge lo spartiacque fra Terenzone e Boreca, in corrispondenza di un bel ripiano erboso a quota 1375 circa, dove si incontra l’itinerario proveniente da Alpe e diretto al Monte Carmo.
Da qui in poi al segnavia giallo della FIE si affianca la striscia bianco-rossa del CAI.
Scendendo a destra lungo la dorsale si arriva in breve a una sella a quota 1320, poi si riprende a salire sul lato della Val Terenzone.
Si contorna a sud la cima del Monte Pecoraia, con belle vedute tra gli alberi sui villaggi di Varni e Alpe, e si prosegue con qualche saliscendi sullo spartiacque.
Giunti a una selletta detritica si lascia a destra il sentiero per Alpe, poi si sale lungo la dorsale boscosa fino a sbucare sui prati del Passo Maddalena (1407 m).
Qui transita la strada sterrata che collega Gorreto al villaggio di Suzzi in Val Boreca.
Attraversando un recinto si continua a salire sullo spartiacque prativo al limite della faggeta che copre il versante nord.
Si giunge così su un’ampia spalla erbosa oltre la quale il sentiero piega a sinistra, per proseguire in diagonale sul fianco ovest del Monte Busasca (bella vista su tutta la catena dall’Antola al Chiappo).
Lasciando a destra la cima del Busasca si arriva sullo spartiacque tra Boreca e Dorbera, a quota 1509.
Da qui si ha una splendida veduta sul Monte Alfèo con il sottostante villaggio di Bertone.
Si procede per alcune centinaia di metri in piano verso nord lungo il crinale, poi si piega a destra e si scende nel bosco sul lato della Val Dorbera.
Tagliando per prati e boschetti il versante sud-est del Monte Ronconovo, si ritorna sullo spartiacque a una selletta a quota 1360 circa, poi si prosegue quasi in piano sul lato della Val Dorbera.
Passati accanto a un’edicola sacra, si scende brevemente nel bosco e, attraversato un cancello di legno, si abbandona la mulattiera diretta a Bertone, per prendere a sinistra un sentiero con il segnavia bianco e rosso. I
Il sentierino taglia in salita il ripido pendio coperto d’erba e arbusti, per ritornare sullo spartiacque tra Dorbera e Boreca presso una selletta a quota 1419.
Qui si incontra l’itinerario proveniente da Tartago. Lasciando a destra i segnavia bianchi e rossi che portano sulla cima dell’AIfeo con un lungo giro sul versante sud-ovest, si sale direttamente per la panoramica cresta spartiacque, lungo un sentierino segnalato con tre punti gialli.
La cresta si presenta erbosa sul lato sud, mentre a settentrione è completamente coperta dalla faggeta.
Superati alcuni tratti ripidi, si passa accanto a caratteristici faggi contorti e si arriva in cima al Monte Alfèo (1651 m).
(Itinerario tratto dal libro “La catena dell’Antola” di Andrea Parodi – Andrea Parodi Editore)
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