Popolazione | 120 (al 31/12/2019) |
CAP | 29020 |
Comune | Via Capoluogo, 1 |
Telefono | 0523 939210 |
Fax | 0523 939210 |
Superficie Kmq. | 31,51 |
Altezza s.l.m. | 708 |
Codice ISTAT | 033015 |
Codice catasto | C513 |
Sito internet | www.comune-cerignale-pc.it |
comune.cerignale@sintranet.it | |
Pec | comune.cerignale@sintranet.legalmail.it |
Cerignale è una paese di origine medieovale, il cui territorio è in una conca boscosa sulle pendici del monte delle Tane, vetta che crea lo spartiacque tra la Val Trebbia e la val d’Aveto. Legato alle vicende storiche del castello di Cariseto, nel 1801 il territorio è annesso assieme alla Liguria alla Francia napoleonica fino al 1814. Nel 1814 gli ex territori del contado di Ottone sono inseriti nella Provincia di Bobbio. Nel 1848 come parte della provincia di Bobbio passa dalla Liguria al Piemonte, nel 1859 entrò a far parte nel Circondario di Bobbio della nuova provincia di Pavia e quindi della Lombardia. Nel 1923, smembrato il circondario di Bobbio, passa alla provincia di Piacenza e quindi all’Emilia-Romagna.
E’ posto in un’ampia terrazza naturale tra boschi di noccioli, cerri, faggi e ricco di acque sorgive come testimoniano i numerosi mulini.
Il municipio, antica struttura rimaneggiata nel corso dei secoli, si trova nella piazza principale. Proseguendo alla sua sinistra si può ammirare l’affresco di S. Carlo Borromeo, del XX secolo.
Percorrendo l’antico borgo, pavimentato con sassi, si arriva alla chiesa di San Lorenzo, eretta nel 1560 e riedificata nel 1720, con la facciata suddivisa in un doppio ordine di lesine; il suo interno è a croce greca con cupola in tufo squadrato e capitelli in stile rinascimentale. Nella chiesa si trovano affreschi di Giovanni Botti di Novara, decorazioni del 1950 di Etteri di Pianello, vetrate disegnate da Albertella di Milano e pavimento in marmo rosso di Verona e breccia di pernice.
Nel paese vi è anche l’edicola intitolata a San Rocco, di aspetto tardo ottocentesco.
Nella zona Pian dei Mulini, dove si svolgono le varie feste del paese, vi è il mulino, di proprietà privata, con ruota ancora funzionante e avente due macine per la frantumazione dei cereali e delle castagne.
Le principali vette del territorio del comune di Cerignale sono il monte Cerello (842 mt.), il monte Zucchero (894 mt.), il monte Bellocchio (1142 mt.), il monte delle Tane (1198 mt.), il monte Gorelle (1186 mt.), dal monte Veri (1223 mt.) e il Ronco Marcon (1108 mt.).
LE FRAZIONI
Le frazioni del comune di Cerignale sono: Cà d’Abrà, Carisasca, Cariseto, Casale, Castello, La Serra, Lisore, Madonna, Oneto, Ponte Organasco, Rovereto, Selva, Zermogliana
(Fonte: Guida turistica “Piacenza e la sua provincia” di Leonardo Cafferini e Wikipedia)
(La fotografia di Cerignale è di Fabio Rotondale)
Gli appunti di toponomastica del Notiziario bobbiese
Dialetto: serignà – capoluogo del comune omonimo. La storia ecclesiastica diocesana di Bobbio – Parte II Fasc. I pag.50 e seg. Attesta le forme Cerinialis, Cernialis e Cerniago. Delle prime due voci dà anche prove documentarie: colazione canonica dell’archivio Vescovile Tortonese all’anno 1560, Ecclesia S.Lamentii de Cerignali decreto di Ms. Anduyar (arc.Vescovile Tortonese) anno 1744, populi Cerignalis et Carisaschae, sotto, ecclesia parochialis matrici Cerinialis. Il toponimo pare che derivi dall’aggettivo “acernus” con l’aggiunta del suffisso –alis o (più anticamente) –acum e l’aferesi della “a” della prima sillaba. Non ci persuade una derivazione da “cerrus” = cerro, che ci stata suggerita sul luogo, per la presenza nel toponimo del “gn”; con l’etimo “cerrus” non sapremmo spiegarcelo.
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