È iniziato un percorso per la realizzazione dell’Ecomuseo dei Sette Ricordi sul territorio dell’Alta Val Borbera. Sette ricordi per immaginare e costruire il futuro. Il Comune di Carrega Ligure ha dato vita a un gruppo di lavoro per percorrere le varie tappe finalizzate alla costituzione di un ecomuseo che valorizzi le molte emergenze, etnografiche, storiche e naturalistiche, i saperi materiali e immateriali, le progettualità e attività presenti e potenziali dell’alta valle. Il gruppo di lavoro comprende: Valentina Bozzini, informatica e assessore del Comune di Carrega Ligure; Paolo Ferrari, esperto di cultura tradizionale delle Quattro Province, autore di varie pubblicazioni dedicate a questo territorio; Claudio Gnoli, bibliotecario, autore di articoli e pubblicazioni sulla tradizione musicale delle Quattro Province e curatore del sito www.appennino4p.it; Marco Guerrini, architetto, sindaco del Comune promotore; Gabriele Panizza, tecnico delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, conoscitore delle problematiche faunistiche e forestali dell’area in questione.
La denominazione “Ecomuseo dei Sette Ricordi” rimanda a un articolo pubblicato sulla rivista Airone negli anni ‘80, dedicato in particolare allavalle dei Campassi, uno dei luoghi più suggestivi dell’area interessata dal progetto. Una definizione che enfatizza la memoria non in chiave di rassegnazione nostalgica, ma quale fondamento per costruire il futuro. Il progetto è già stato presentato nel corso di un incontro preliminare con i funzionari del Laboratorio Ecomusei della Regione Piemonte, dai quali sono pervenuti chiari segnali di interesse e incoraggiamento, nonché i suggerimenti necessari per intraprendere una corretta procedura che si fondi sul coinvolgimento quanto più esteso possibile degli abitanti del territorio dell’Alta Val Borbera. Nel corso dell’incontro è stato presentato un documento multimediale che illustra le caratteristiche del territorio e i progetti che potrebbero rientrare nel programma operativo del futuro ecomuseo. Tale documento (che sarà presto reso pubblico sull’apposito sito dedicato al progetto in questione) servirà da base per l’elaborazione di una “mappa di comunità”, strumento fondamentale che costituisce la base progettuale e conoscitiva per le azioni da svolgere.
Il 2 marzo, la popolazione, i rappresentanti dei dieci consorzi rurali comunali e i soggetti economici del territorio comunale hanno partecipato al primo incontro pubblico finalizzato a presentare il progetto e a raccogliere suggerimenti per la realizzazione della “mappa di comunità”. Altri incontri sul territorio comunale sono stati calendarizzati per i prossimi mesi, anche con l’obiettivo di allargare il gruppo di lavoro. A fianco del Comune di Carrega Ligure, soggetto proponente e futuro gestore dell’Ecomuseo dei Sette Ricordi, le Aree Protette dell’Appennino Piemontese la cui esperienza pluriennale sulla gestione dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni, tra i primi nati in Italia, è stata di fondamentale importanza nell’avvio del progetto e continuerà ad esserlo lungo il suo sviluppo. Il nostro impegno sarà volto al favorire la nascita di un legame forte tra le due realtà ecomuseali per avvicinare territori e comunità del nostro Appennino piemontese.
Aree Protette Appennino Piemontese
Piemonte Parchi
Regione Piemonte
Related Posts